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Carini e Porzi non lo seguono. Lista unitaria: pontieri al lavoro. Primi punti programmatici

di Gabriella Mecucci

Basta dare un’occhiata alla saletta che ospita la conferenza stampa dei riformisti a sostegno di Proietti, per capire qual è la vera notizia. Oltre a Italia Viva, ai civici, ai socialisti, a Più Europa, ai Popolari di Fioroni ci sono anche altri due importanti esponenti di area riformista: il neoletto a Palazzo dei Priori di Pensa Perugia,  Cesare Carini e la dirigente di Azione Donatella Porzi.

Appare subito chiaro che i due non sono d’accordo con le posizioni di Giacomo Leonelli, ostinatamente assente – ieri come in precedenza – da questi incontri. Il segretario regionale di Azione nonché fra i fondatori di Pensa Perugia non è convinto dell’ipotesi lista unitaria e preferirebbe che l’area riformista ne presentasse due in appoggio a Proietti. Insiste su tale linea, nonostante gli appelli  di quest’ultima e quelli della direzione del suo partito. Oggi si aggiunge la presa di posizione di Carini e di Porzi che con la loro presenza esprimono la volontà di andare verso un’alleanza che comprenda tutti i riformisti e sanciscono la divisione interna a Pensa Perugia e a Azione.

Se passasse la linea Leonelli, il rischio sarebbe quello di un effetto europee: nessuna delle due liste probabilmente riuscirebbe ad eleggere. Per come è combinata la legge elettorale umbra a giovarsi di quei voti, sarebbe il partito più forte dello schieramento pro Proietti e cioè il Pd. Bori si troverebbe dunque con un consigliere in più: un grazioso dono di Leonelli.

Di questo rischio concreto nel corso della conferenza stampa nessuno ha parlato e nessuno ha polemizzato con il segretario di Azione. Anzi, tutti gli intervenuti hanno ribadito la volontà di tenere la porta ben aperta a Leonelli, e ad altri che volessero aggiungersi all’alleanza riformista che spera – forse con un eccesso di ottimismo – di diventare  la seconda forza dello schieramento di centrosinistra, qualora si arrivasse ad una lista comune. E anche per questo – ha detto Massimo Monni – “il corteggiamento  ad Azione proseguirà”. Tanto è vero che è stato individuato una sorta di “pontiere” che dovrebbe favorire il confronto. Ieri era presente alla conferenza stampa: si tratta di Michele Berlocco (Più Europa) che ha spiegato le ragioni del suo impegno. Ma perché Leonelli continua a dire i suoi no? “Ci sono per lui problemi sia sulla composizione del Patto Avanti (l’alleanza di centrosinistra), sia su alcuni candidati”, ha detto il pontiere. (Passaggi Magazine di questo tema ha già parlato nell’articolo allegato dal titolo Proietti avvantaggiata a Perugia, Tesei a Terni).

La conferenza stampa dei riformisti ha poi affrontato il tema dei programmi. Lo ha fatto a nome di tutti il socialista Gerardo Labellarte.

Punti programmatici

Al centro verrà messa la modernizzazione dell’Umbria con una riforma dell’intera macchina pubblica. In questo ambito, di particolare rilevanza sarà il tema della sanità che va preservata dalla privatizzazione così come la scuola. Al secondo posto il tema dell’innovazione in agricoltura, particolarmente urgente a causa dei cambiamenti climatici. C’è poi la questione delle infrastrutture e dei trasporti. L’Umbria non sarà più solo “il cuore verde” , ma dovrà diventare anche “il cuore intelligente e innovativo” del paese. Da ultimo, ma non meno importante, c’è la questione della riforma della legge elettorale. La lista unitaria potrebbe chiamarsi “Lista riformista per l’Umbria”, ma in attesa di nuove adesioni il nome è solo indicativo. A Massimo Gnagnarini, segretario regionale di Italia Viva è toccato l’ultimo appello all’unità all’interno del Patto Avanti affinchè cessino i veti che vengono periodicamente sventolati contro il suon partito.