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L’avvocato Marcello Marcellini, nostro collaboratore, molto impegnato nella difesa dell’ambiente ci ha inviato questa lettera aperta a Stefania Proietti, neo presidente della Regione, che volentieri pubblichiamo e condividiamo

di Marcello Marcellini

Gentile Presidente Stefania Proietti,
innanzi tutto voglio esprimerle le più vive congratulazioni di un vecchio ambientalista per la sua elezione alla presidenza della nostra Regione. È stata una bella vittoria, anche se la scarsa partecipazione al voto da parte degli umbri dovrebbe preoccupare anche chi ha vinto.
In questi giorni sono state fatte molte autorevoli analisi sui motivi della sua vittoria. Una delle più esaurienti è stata, a mio avviso, quella di Giampiero Rasimelli sulle pagine di questa rivista che ha individuato, come altri d’altronde, il motivo del suo successo nel desiderio degli umbri di voltare pagina per cercare di risolvere i problemi riconducibili a responsabilità della passata amministrazione come la prolungata stagnazione economica, i mancati interventi nel settore delle infrastrutture, la continua fuga dei giovani in cerca di lavoro e l’attuale disastro in cui versa attualmente la sanità.
Ma c’è anche un altro motivo che sembra essere sfuggito agli osservatori e che ritengo opportuno mettere in evidenza: molti cittadini sensibili all’ambiente, come il sottoscritto, hanno voluto darle il loro voto perché Lei ha promesso che, come governatrice dell’Umbria si sarebbe ispirata a San Francesco e al suo Cantico delle Creature. In particolare tra questi cittadini ci sono quelli che sperano in una urgente abrogazione di quell’obbrobrio legislativo che è rappresentato dall’emendamento alla legge regionale n. 28 del 2001 approvato dall’amministrazione uscente e che consente ai veicoli a motore di ogni tipo di transitare sui sentieri, sulle mulattiere sulle vie di parafuoco e sulle piste di esbosco.
Questo emendamento, oltre che contrario alla direttiva UE Habitat e Uccelli danneggia l’ambiente e l’immagine di una regione che si definisce il Cuore Verde d’Italia.
La consigliera Puletti che propose questo emendamento dichiarò che in questa maniera persone come i cacciatori, i cercatori di funghi e di tartufi che non possono raggiungere a piedi i luoghi della cerca ne trarrebbero beneficio. Ma ciò è ridicolo. Tutti sanno che se in questi luoghi ci si arriva con i veicoli a motore in pochi giorni non vi è più nulla da cercare.
San Francesco che l’ambiente lo rispettava andava a piedi.