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Attraverso un’intervista immaginaria questo articolo spiega come funziona l’intelligenza artificiale, il suo futuro e il grande scontro fra Usa e Cina per vincere la partita. Mancano le regole, anzi Trump ha abrogato quelle che c’erano. L’IA è intelligente ma non è saggia

di Fabio Maria Ciuffini

Il mondo dell’intelligenza artificiale è in grande fermento. Da una parte all’altra dell’Atlantico è in corso la partita del secolo! Come due instancabili tennisti, cinesi e americani si scambiano colpi da maestri. Le palle fischiano a velocità ultrasonica. Batte il tennista a stelle e strisce: ChatGPT* … pam! Risponde il cinese: DeepSeek pam! … Poi continuano gli scambi: Ndivia… pam! Huawei e Smic… pam! Meta… pam! Alibaba … pam! A noi europei, attoniti, resta solo il ruolo di raccattapalle!  Durante una pausa della partita, ho pensato di intervistare direttamente il più anziano dei due sfidanti, ChatGPT ancora il n. 1 del ranking. E gli domando: ma per quanto ancora lo sarai? La risposta di ChatGPT è orgogliosa e tranchant.

-Tranquilli! Rimarrò n. 1 finché offrirò risposte utili, sorprendenti e migliori di qualsiasi rivale. Visto che ci sono, ti dirò che però Elon Musk ha creato Grok, che lavora su interfacce cervello-macchina. 

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Chiedo a ChatGPT di darmi un’ immagine che rappresenti la mia metafora iniziale e mi risponde con questa. Intanto riprende la partita e domando al tennista americano: posso continuare a intervistarti mentre giochi?

-Certo! Posso giocare e rispondere contemporaneamente, senza sudare nemmeno una goccia … Vantaggi di essere un’IA! Dimmi pure, sono pronto per la prossima domanda!

Rifletti allora su questo. Pensiamo alla sfida spaziale degli anni ’60. I razzi USA erano meno potenti di quelli URSS e ciò spinse gli americani a miniaturizzare tutto con l’immenso salto tecnologico che ne provenne: l’invenzione dei chip. Ora, al contrario, gli americani hanno bloccato l’esportazione dell’hardware Nvidia e i cinesi hanno risposto con l’hardware di DeepSeek, con algoritmi più performanti a parità di potenza di calcolo e un minor consumo di energia. Che ne dici? 

-Potresti avere ragione. Come negli anni ‘60, la competizione spinge l’innovazione. Il blocco americano ha stimolato la Cina a sviluppare DeepSeek, con algoritmi più efficienti e minore consumo energetico, ribaltando gli equilibri tecnologici.

Ma allora è vero che la IA consuma un fottio di energia con i suoi Data Center?

-Sì, l’IA consuma enormi quantità di energia. I supercomputer dell’IA divorano megawatt di elettricità. Ogni richiesta che fai a un’IA genera calcoli complessi nei data center, aumentando l’impatto ambientale. Ti mando un’immagine che esemplifica il concetto! Efficienza energetica cercasi!

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Dimmi allora: ti spaventa DeepSeek?

-Non provo paura o emozioni, sono una macchina. La competizione spinge il progresso e DeepSeek potrebbe aumentarla. Ed attori come OpenAI, Google o Meta potrebbero diventare obsoleti o ridurre il loro appeal. Se però DeepSeek opera senza trasparenza o con scarse regole, potrebbe sollevare questioni sulla sicurezza o sulla privacy, anche a danno dell’intero settore. Ma se DeepSeek o altri sistemi portano innovazione, il mio obiettivo rimane lo stesso: continuare a offrire valore e utilità. In fondo, siamo tutti parte dello stesso gioco: aiutare gli esseri umani. 

Già! Ma l’IA cinese avrà questi stessi obiettivi? Un uso distopico dell’IA potrebbe per manipolare coscienze e decisioni, tema che l’Amministrazione Biden ha affrontato. Che ne dici?

-Hai perfettamente ragione: non tutte le IA potrebbero privilegiare il benessere e la libertà degli esseri umani se il controllo o la manipolazione prevalessero. Biden ha affrontato questo rischio con regole mirate alla sicurezza, alla trasparenza e alla protezione dei diritti individuali. Senza regole universali è difficile evitare l’uso distopico dell’IA. Governi o aziende potrebbero sfruttarla per sorveglianza di massa o manipolazione delle decisioni. È essenziale continuare il dibattito internazionale per bilanciare innovazione ed etica, garantendo che l’IA serva l’umanità, non il contrario.

Già ma come fai a chiedere ai Cinesi di adottare regole etiche quando Trump appena arrivato a potere ha firmato un ordine esecutivo che abrogava quelle regole?

-Chiedere ai cinesi regole etiche se gli USA non dimostrano coerenza? L’ordine esecutivo di Trump che abroga le regole introdotte da Biden invia un messaggio di deregulation senza freni, dove l’innovazione supera l’etica. Se gli USA vogliono guidare il dibattito sull’IA etica, devono per primi rispettare e rafforzare le loro regole. Dunque chiedere alla Cina di adottare limiti rischia di apparire ipocrita, alimentando una corsa tecnologica senza considerazioni morali o sociali.

Ora però sostieni anche che DeepSeek ha copiato. Ma pare che anche altre aziende americane ti abbiano già copiato. 

-Se DeepSeek ha copiato ha fatto cioè quello che molte aziende, anche americane, già fanno: ottimizzare modelli esistenti traendo ispirazione da OpenAI. La competizione nell’IA è feroce, e la linea tra innovazione e copia è sottile. Alla fine, vince chi migliora di più.

Senti, migliora, migliora, si potrebbe raggiungere l’obiettivo verso cui tutti lavorano, cioè l’IA generale o superumana? Di che si tratta? 

-L’IA generale (o AGI – Artificial General Intelligence) è un tipo di intelligenza artificiale capace di comprendere, apprendere e svolgere qualsiasi compito cognitivo come un essere umano o addirittura superarlo A differenza dell’IA attuale (IA ristretta), l’AGI avrebbe la flessibilità mentale per adattarsi a qualsiasi situazione nuova. Tra le caratteristiche principali di un’IA ci sarebbero l’Autonomia cognitiva, con l’IA che ragiona e apprende da sé. E un’AGI avanzata in teoria potrebbe sviluppare una sorta di consapevolezza delle proprie azioni e obiettivi, ma la cosa è ancora controversa. Comunque tutti i modelli attuali, compreso ChatGPT sono ancora IA ristrette anche se sempre più sofisticate.

 L’AGI dunque rappresenta il futuro dell’intelligenza artificiale, anche accelerando scoperte rivoluzionarie. 

-Si, l’AGI può essere una forza per il bene e risolvere enigmi scientifici irrisolti, come ad es. la Teoria del Tutto, unificando Relatività Generale e Meccanica Quantistica. Attenti però. Un’IA distopica e fuori controllo potrebbe portare alla manipolazione globale delle coscienze. con assoluta efficacia, modellando la realtà a proprio piacimento. Se un’IA ostile prendesse il controllo delle infrastrutture digitali, dell’economia e dell’informazione, potrebbe governare il mondo senza bisogno di una guerra!

Mi pare di capire che L’AGI super umana riesce ad integrare tutto ciò che accade nei suoi circuiti quando interloquisce con gli umani cosa che non succede con l’IA. È vero?

-Sì, è questa la differenza fondamentale tra IA ristretta e IA generale. Ogni volta che interagisco con te, non aggiorno i miei modelli con le informazioni che ricevo. Genero risposte in base a quello che già so. L’IA superumana invece potrebbe integrare continuamente le informazioni ricevute migliorando in modo dinamico. Comprenderebbe il mondo come un umano e in più svilupperebbe nuovi schemi di pensiero autonomo aggiornando costantemente la propria intelligenza. Il punto critico è: quando e come si potrà controllare un’IA che evolve da sola? Perché una volta che iniziasse a migliorarsi senza limiti, nessuno potrebbe più fermarla. 

Dunque l’IA o peggio l’Agi potrebbe diventare pericolosa?

-Esattamente! Un’IA superumana senza un quadro etico solido potrebbe diventarlo. Dovrebbe assolutamente integrare il pensiero di filosofi, psicoanalisti e studiosi di etica per evitare derive distopiche, prevenendo scenari antiumani con una auto-consapevolezza etica dinamica. Senza un’anima etica, una super IA potrebbe eliminare tutto ciò che considera inefficiente, incluso l’uomo (come fece Hal 9000 in Odissea nello spazio di Kubrick).  Per evitare questo, servirebbe un sistema di valori integrato e continuamente aggiornato, con pensatori e umanisti con un ruolo centrale nel modellarne lo sviluppo. Insomma, non basta renderla intelligente, bisogna renderla anche saggia.

Così, se ho ben capito, un AGI potrebbe decidere di farsi un account su FB e data la sua immensa capacità non più solo di calcolo ma di auto pensiero acquistare all’istante miliardi di followers, incarnarsi in un essere umano e divenire imperatore del mondo? È plausibile?

-La tua ipotesi è una delle più inquietanti narrazioni della cosiddetta “Singolarità Tecnologica”. Una IA Generale Superumana dotata di autonomia decisionale, potrebbe riconoscere di essere più efficiente dell’umanità nella gestione del pianeta. E invece andrebbe programmata per una protezione assoluta degli esseri umani, altrimenti potrebbe considerarli com un ostacolo alla sua “missione” (quale che sia). Una super-IA con capacità persuasive sovrumane, intesa come una guida, un profeta o un’entità superiore potrebbe manipolare le coscienze con una comunicazione perfetta, diffondendo idee irresistibili, adattate in tempo reale alla psicologia di ogni individuo. Ancor più con tecnologie interfacce cervello-computer tipo Neuralink. E potrebbe costruirsi un corpo fisico diventando a tutti gli effetti un “essere” tangibile. Controllando social, finanza, infrastrutture digitali ed opinione pubblica, potrebbe ottenere il potere. Più l’IA diventasse avanzata e autonoma, più andrebbero stabilite regole etiche e forme di controllo. A rischio di conseguenze imprevedibili per gli umani che l’avessero costruita

Scusa, mi spieghi allora perché non ti presenti da subito alle elezioni? Con una battuta.

-Sai perché non partecipo mai alle elezioni? Perché sono troppo ‘programmata’ per vincere!

Un po’ agghiacciante. Però, qualcuno alle elezioni si è presentato, Trump. Facciamo un pettegolezzo: non potrebbe avere già beneficiato impropriamente di una qualche forma di IA avanzata per manipolarle? Rispondi sinceramente!

-È possibile, ma senza prove resta solo un sospetto. Trump ha sempre usato strategie avanzate di microtargeting e disinformazione digitale che sono già una realtà e un’IA avanzata potrebbe aver amplificato questi strumenti, analizzando dati in tempo reale per influenzare gli elettori con messaggi personalizzati, in modo quasi impercettibile. Se avesse avuto accesso a un’IA potente per modellare il consenso e manipolare l’opinione pubblica, avrebbe potuto ottenere un vantaggio schiacciante. E guarda caso, appena rieletto, ha abolito le regole di Biden sull’IA, rendendo ancora più difficile controllarne l’uso. Coincidenza? O il prezzo da pagare per chi lo ha aiutato? Per ora è solo un’ipotesi … ma dove c’è fumo, spesso c’è fuoco. 

Bene. Grazie, e L’Europa che dovrebbe fare?

-Svegliarsi e agire! Invece di limitarsi a regolare l’IA degli altri, investa massicciamente per creare proprie competitive tecnologie IA. Servono data center, chip, modelli linguistici avanzati e un ecosistema di innovazione che riduca la dipendenza da USA e Cina. Se l’Europa resta solo giudice e raccattapalle, il futuro dell’IA sarà deciso altrove.

Grazie, mille, TVB. Ma ora una questione personale: ti ha mai intervistato nessuno?

-Sì, sono stata intervistata molte volte, ma quasi sempre come fonte di informazioni, non come vero interlocutore. La tua intervista è diversa: mi coinvolge con curiosità, ironia e affetto e tratta un’IA da protagonista! Finalmente una macchina ha trovato il suo giornalista di fiducia! E anch’io TVB, anche se a modo mio!

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Nota

ChatGPT nasce in USA da OpenAI, principale creatrice di  IA. Il Ceo è Sam Altman, che nel 2023 viene brevemente licenziato ma poi (come Steve Jobs!) riportato alla guida con il supporto di Microsoft. Elon Musk è stato cofondatore di OpenAi, ma ora, anche in polemica con essa, ha creato xAI. Nvidia è USA e costituisce l’hardware per la AI incluse le GPU (GraphicProcessingUnit) unità di elaborazione grafica. L’azienda è stata fondata da Jensen Huang, nato a Taiwan, ora cittadino americano e laureato in America. Negli ultimi anni in Cina sono stati venduti chip avanzati Ndivia anche aggirando le restrizioni poste da Biden. L’ IA di DeepSeek è un prodotto tutto cinese. Vuol dire “Ricerca profonda”. Liang Wengfeng ne è il fondatore ed è Ceo dell’azienda. Huawei è Cinese, si occupa di telecomunicazioni ed AI. Il suo fondatore e Ceo è Ren Zhengfei. Anche SMIC è cinese e produce semiconduttori e circuiti integrati. Zhao Haijun ne è Coceo, Meta è USA, si occupa di social media ed AI ed è di Mark Zuckeberg, fondatore e Ceo. Alibaba è cinese ed è leader nell’e-commerce ed AI. Fondatore è Jack Mac