di Porzia Corradi
Brunello Cucinelli ama raccontarsi: in 15 giorni è apparso in tre trasmissioni televisive, intervistato nell’ordine da Monica Maggioni, da Luca Telese e da Nunzia De Girolamo. A quest’ultima ha confessato che da ragazzo ha ricevuto qualche “proposta indecente”. E ha commentato: “Dicono che si può fare tutto, ma io non sono d’accordo”.
Le tante facce dell’imprenditore
La personalità del re del cachemire ha molte sfaccettature La prima a emergere fu quella del capitalista – umanista che ha funzionato gran bene: i profitti non hanno mai cessato di crescere così come la fama di “filosofo” che si nutre di libri e di spiritualità. Un’ immagine di grande successo: premi nazionali e internazionali nonché lauree honoris causa sono arrivate a profusione. A questa si è aggiunta l’anima green del difensore dei beni culturali, del paesaggio, delle grandi tradizioni artigianali, delle produzioni sostenibili, grazie alla quale è diventato persino un frequentatore di Bukingham Palace istaurando un cordiale rapporto con Re Carlo. Di recente è spuntata una terza faccia: quella del salutista.
“Non lavorare troppo”
Come fa Brunello Cucinelli a 71 anni ad essere in perfetta forma? Tutti i particolari della ricetta di longevità targata Solomeo appaiono su Men’s Health, una rivista americana che esce in ben 13 paesi compresa l’Italia. “Molto impegnato?” esordisce il giornalista. “Non poi così tanto”, gli risponde Cucinelli, “bisogna lavorare il giusto, mai troppo”. E così l’immagine dell’imprenditore iperattivo e stressato viene liquidata in un colpo solo. Non che la sua giornata non abbia i tempi scanditi, ma c’è spazio anche per momenti di distensione, per occuparsi di sé, del proprio corpo.
Primo comandamento, alzarsi presto e cioè alle 5 e mezzo, e dedicare la prima parte della mattinata allenandosi. Molto sport: dal nuoto, ai pesi, alla boxe. E poi la pratica dei Cinque riti tibetani, una serie di posizioni yoga dalla tradizione millenaria, guidate dalla respirazione. La permanenza in palestra è lunga e impegnativa: circa due ore. La cura del corpo richiede tempo e Cucinelli glielo dedica. Viene anche consigliato e aiutato da un suo fisioterapista al quale si affida da decenni: “Quando ci siamo conosciuti allenava quattro o cinque campioni di boxe solo con i massaggi”.
La giornata lavorativa inizia alle 8 e alle 13 ci sono 90 minuti di pausa pranzo. I dipendenti possono mangiare in mensa: tre portate e cucina di buona qualità. Il patron torna a casa dove assapora il pasto. Rientra però soprattutto per schiacciare un salutare pisolino, poi di nuovo al lavoro a partire dalle 14,30 sino alle 17,30. La sera una passeggiata per il borgo a guardare le stelle come faceva da ragazzo quando viveva molto sobriamente in campagna.
E con il cibo come se la cava Brunello Cucinelli? “Bisogna mangiare poco, ho sempre un po’ di fame”. Una colazione, un piccolo panino alle 10, un piatto di pasta e un’insalata alle 13, un frutto a metà pomeriggio e spesso niente cena: “Quando mangi quattro pasti al giorno e hai 70 anni rischi di non dormire bene. E la mattina dopo sei 300 grammi di più”. Il controllo del peso è quasi maniacale: “Salgo sulla bilancia quattro volte al giorno. Quando vedo che aumento un chilo mangio la metà. Il mio più grande sacrificio è seguire una dieta”.
La cura di Charlie Chaplin e lo “spirito” del Terzo Millennio
Il racconto continua così: “Per la memoria, per la salute e per il sesso seguo la cura di Charlie Claplin. Ha avuto un figlio quando era molto vecchio”. Il giornalista fornisce altri particolari di cura. Cucinelli si sottopone anche a iniezioni di plasma ricco di piastrine (PRP) che viene iniettato nel viso, nel cuoio capelluto, nelle mani, nel petto”.
La “ricetta” di longevità made in Solomeo è dettagliata e dà l’idea di una cura assidua verso il proprio corpo. E in questo il re del cachemire aderisce ad una convinzione ormai molto diffusa che vede nel fitness e nell’attenzione alla qualità dei cibi una componente imprescindibile della vita. Così come lo è l’impegno green, entrato prepotentemente nella cultura del Terzo Millennio, soprattutto fra i giovani. Le tante facce della personalità di Cucinelli: imprenditore – filosofo, predicatore della bellezza e della sostenibilità, salutista compongono un puzzle che si muove sul crinale fra anticonformismo e spirito del tempo. E, oltre alle sue creazioni, è proprio il personaggio Cucinelli a garantire il grande successo dell’impresa.