di Porzia Corradi
A Terni e’ stata una settimana politicamente interessante questa penultima di luglio.
Si è aperta con una riunione a Narni dell’Assemblea Provinciale del PD. Dopo tante agitazioni e tanti clamori legati all’esito dei congressi regionale, provinciale e cittadino, ricorsi minacciati e presentati agli organi di garanzia del partito, accuse e contro accuse, sembra essere tornata la calma nel PD e un principio d’armonia. Il Segretario Provinciale Spinelli è stato insediato dal neo Segretario Regionale Bernardini. Ancora lunedi hanno aperto insieme l’Assemblea Provinciale senza eco di polemiche. Il Segretario Regionale ha chiamato tutti ad un impegno unitario ed ha concretamente cominciato a lavorare per questo, Spinelli ha dichiarato di voler lavorare d’intesa con la Segreteria Regionale, le due componenti Passione Democratica e Casa Democratica hanno abbassato del tutto i toni e cominciato a lavorare insieme. Quindi sta rispuntando un cielo sereno a Terni che è stato un po’ l’epicentro di un Congresso Regionale difficile per il PD, un congresso che ha visto segnare il passo al potere assoluto dell’ex Segretario Bori e che ha visto nella maggioranza dei ternani, più o meno ampia in Provincia, saldissima in città, l’elemento di svolta delle dinamiche e degli esiti congressuali a tutti i livelli. La collaborazione tra Spinelli, Trappolino e Bernardini sarà senz’altro la chiave dell’unità del partito nei prossimi mesi. A Bernardini spetta il compito di ricostruire una dinamica regionale di questo percorso unitario e soprattutto di riportare il PD a lavorare sui contenuti dell’azione politica Regionale, per guidare la coalizione risultata vincente alle ultime elezioni, per affrontare i nodi strutturali della crisi dell’Umbria e per riaprire a questo scopo le porte del PD a tanti militanti e a tante competenze che si sono sentite escluse in questi anni. Forse i ricorsi verranno ritirati, forse verranno affrontati e risolti dalle commissioni di garanzia del PD, ma il clima sembra essere già mutato e questo è certamente un bene per il partito e un segnale importante per Terni e per tutta la società regionale.
C’è stato poi martedi scorso a Terni un incontro convocato dalla Giunta Regionale per illustrare alla cittadinanza il primo semestre del mandato regionale, così come promesso in campagna elettorale. Erano presenti la Presidente Proietti e tutti gli Assessori, una platea affollata di tutto rispetto e la discussione si è protratta a lungo fino a notte inoltrata. Il tema che ha suscitato maggior interesse nella discussione è stato quello della sanità, con al centro la prospettiva del nuovo ospedale di Terni e la querelle sulla clinica-stadio alla quale sta lavorando il Sindaco e Presidente della Provincia di terni Bandecchi. La presidente Proietti ha detto che la precedente Giunta di centrodestra non ha fatto nulla per avviare il percorso realizzativo del nuovo ospedale ternano perchè più interessata alla sanità privata in sintonia col Sindaco di Terni. Ora la Giunta di centrosinistra – ha osservato l’attuale Presidente – ha assunto in pieno questo obbiettivo, non ci sono le risorse, ma si sta mettendo in campo il lavoro per trovarle sulla base di un progetto qualificato e condiviso che risponda alle esigenze dell’area ternana e di tutta la regione. Ha respinto l’atteggiamento campanilistico di Bandecchi e assicurato che non c’è contraddizione, ma complementarietà tra il progetto del nuovo ospedale di Terni e quello già finanziato di Narni-Amelia. Certo è curioso che il Sindaco-Presidente della Provincia di Terni accenda un conflitto campanilistico sull’ospedale dell’amerino-narnese, materia per riflettere nel centrodestra sulla collaborazione politica ed elettorale con l’ineffabile Bandecchi. Il quale, peraltro, continua la sua campagna per il progetto clinica-stadio di cui è il dominus, sempre più in difficoltà, per la verità. Anche su questo la presidente Proietti è stata chiarissima: non si puo’ parlare di convenzionamento con nessuna clinica finchè questa non esiste e la ripartizione dei convezionamenti sarà fatta nell’area di competenza della USL 2 in base ai parametri del sistema sanitario dell’area. Insomma, non si potranno avere risorse pubbliche finchè la clinica privata non sarà funzionante e la qualità del suo servizio accertabile. Sembrerebbe ovvio per tutti, ma non per Bandecchi che come quasi tutti hanno capito è arrivato a terni principalmente per i suoi affari, che sembrano essere sempre più la priorità di governo.
Ed ecco che si aggiunge il terzo avvenimento della settimana: il closing per la vendita della Ternana calcio è fallito, lo stesso Bandecchi ha detto: la Ternana è nei guai ! Abbiamo visto anche a Perugia e in tante altre situazioni di serie C quanto siano difficili e avventurosi questi passaggi di proprietà di una società calcistica. Bisogna augurarsi che alla fine Bandecchi trovi un coniglio nel fondo del cappello, ma non è facile e questo non testimonia certo favorevolmente della condizione societaria della Ternana né della capacità di Bandecchi di dare vita ad una società e a un business sportivo solido, cosa che è stata sbandierata per anni e accolta dai tifosi che forse non hanno compreso come la Ternana fosse o fosse diventato solo un cavallo di troia per entrare in città. E soprattutto Bandecchi non capisce il ginepraio di conflitti di interesse che ha innescato. Una cosa è certa, finchè non vende la Ternana, intestataria della concessione dello Stadio, Bandecchi non potrà fare la clinica e tanto meno potrà fare tutto questo da Sindaco … converrà cominciare a pensare bene a quale è nella realtà l’obbiettivo del Sindaco, il suo rapporto col centrodestra e la debolezza del suo ruolo in un momento così importante e per certi versi determinante per la vita della città … E sì … pare che il rutilante Bandecchi cominci ad essere in difficoltà, in seria difficoltà … vedremo come vorrà uscirne.