Salta al contenuto principale

di Porzia Corradi

Con Eurocholate si apre a Perugia la stagione autunno-inverno delle grandi feste che alimentano il turismo di una stagione un tempo poco favorevole, ma che oggi fa segnare in più di una città e di un borgo record di presenze.
L’ormai famoso appuntamento con al centro il cioccolato compie trenta anni e per l’occasione torna nel centro storico di Perugia. Corso Vannucci e le vie limitrofe sono ormai piene di banchi per le cioccolaterie e di strutture che ospiteranno giochi e eventi per dieci giorni (dal 15 al 24 novembre) che si annunciano super partecipati. Per l’occasione infatti negli anni passati sono arrivati nel capoluogo una media di 800mila turisti, i biglietti del minimetrò hanno raggiunto quota 200.000, mentre il sito ufficiale della manifestazione ha ormai milioni di visitatori. Nei fine settimana è garantito il gran pienone, ma anche nei giorni feriali il centro storico e molto frequentato. Quest’annosi verifica il rientro a Perugia e vedremo come sono stati risolti gli storici problemi che provoca una presenza eccessiva di turisti. In piazza Quattro Novembre è stata piazzata una struttura piuttosto brutta, ma comunque meno impattante di quella che fu costruita per ospitare il concerto Rai di fine anno nel 2023. Eurochocolate da un lato fa bene all’economia della città, dall’altro provoca sempre polemiche, spesso giustificate. Vediamo come andrà quest’anno. Intanto il patron Guarducci sta attivamente lavorando per dar vita nel Mercato Coperto di Perugia alla Città del Cioccolato. Nel 2025 dovrebbe essere aperta.
Nel capoluogo umbro inoltre si è svolto, come sempre all’inizio di Novembre un altro appuntamento assai partecipato: la “Fiera dei morti” che quest’anno ha fatto registrare il gran pienone (oltre 50mila visitatori) e un giro d’affari di sei milioni. E si è chiuso da poco a Città di castello il salone del tartufo bianco. Un appuntamento che convoglia nella cittadina decine di migliaia di turisti
Con l’inizio di dicembre cominciano in Umbria gli appuntamenti natalizi con almeno due iniziative di gran richiamo. La prima è l’albero di Natale più grande del mondo, con tanto di riconoscimento nel Guinnes dei primati, che viene allestito a Gubbio. Le circa 800 luci verranno accese il 7 dicembre a sera. Nel corso degli anni a questa cerimonia hanno dato il via importantissimi personaggi. Fra gli altri: due Papi (Francesco e Benedetto XVI), il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, i rappresentati dell’organizzazione Save Children, di Medici Senza Frontiere, di Telethon, della Caritas. L’albero sul Monte Ingino (750 metri di altezza, 450 di base) resterà acceso per tutte le festività. In questo periodo Gubbio si riempe, come non mai di turisti.
C’è poi il secondo albero di Natale che ha una storia più recente, ma numeri altrettanto impressionanti. E’ quello di Castiglion del Lago, “disegnato” sulle acque del Trasimeno: è alto 1080 metri con 2600 luci, 165 pali e 7000 metri di cavi. Anche qui l’accensione avverrà il 7 di dicembre e chiuderà il giorno dell’Epifania. Nella sua breve storia l’appuntamento ha collezionato un successo straordinario: è partito con 250mila arrivi in paese e con 70mila biglietti staccati, per andare poi in crescendo. E’ il momento più importante di afflusso turistico in questo magnifico borgo che è comunque un luogo prescelto in primavera-estate da molti visitatori italiani e stranieri.
L’ultima delle grandi iniziative che muove decine di migliaia di persone è Umbria Jazz Winter che si svolge ad Orvieto dal 28 dicembre al primo gennaio. Quest’anno ci saranno 90 eventi con 151 artisti e sei palchi allestiti nel palazzo del Capitano del Popolo, nel Teatro Mancinelli, nel museo Emilio Greco, nel Teatro del Carmine e nel Palazzo dei Sette. La qualità della manifestazione è straordinaria, garantita dal marchio Umbria Jazz. Quest’anno si esibiranno fra gli altri Paolo Fresu con il trio e con il Devil Quartet, artisti americani d’avanguardia e soprattutto il magnifico coro Benedict Gospel Choir.
In Tutta l’Umbria infine in dicembre ci sarà la fioritura dei presepi. Al centro del turismo religioso e non, come è tradizione, ci sarà Assisi, dove si svolgerà quest’anno un magnifico festival della musica medievale. Sui Palazzi storici verranno poi proiettate scene di luce e colori che raccontano il Cantico delle Creature di cui nel 2025 ricorre l’ottavo centenario. E poi presepi diffusi in tutta la città nonchè il tradizionale concerto Rai alla Basilica Superiore. La città di San Francesco è in genere in tutto il periodo natalizio sold out.