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di Porzia Corradi

Giugno è in Umbria il mese delle meraviglie. Si trova di tutto: feste e tenzoni medievali, tutti i colori dei fiori e della natura e poi l’inizio della grande musica che caratterizzerà l’estate della regione.

Foligno: Giostra della Quintana. La sera del 13 giugno alle 21,45 inizia il corteo storico che sfila per le vie della città. Ma il grande spettacolo è quello del giorno dopo, quando al “Campo de li giochi” si svolge la grande sfida cavalleresca di origine medievale. I dieci cavalieri che rappresentano i dieci rioni della città si affrontano in una gara di precisione e di velocità. I fantini cercano di infilare con la loro lancia l’anello appeso alla statua della Quintana, posta al centro di un percorso a forma di otto. La gara prevede tre turni e ad ogni turno il diametro dell’anello diventa sempre più stretto. Chi termina il percorso nel minor tempo e senza penalità vince il Palio. Intorno al corteo in costume e alla tenzone vera e propria, fiorisce la “gara dei convivi”, una sfida gastronomica fra i rioni con la riproposizione di un fastoso banchetto barocco. Ci sono poi musiche con strumenti d’epoca e danze medievale di professionisti in costume, giocolieri e mangiafuoco.

FIORITURA DI CASTELLUCCIO, TEMPI E CURIOSITà

Bevagna: Il Mercato delle Gaite. A pochi chilometri di distanza da Foligno si svolge un’altra magnifica festa medievale: Il Mercato delle Gaite di Bevagna. Inizia il 18 giugno e termina il 29. “Vassene ‘l tempo e l’uom non se ne avvede” è il titolo dell’edizione 2025 che è dedicata alle “tre corone” della lingua italiana: Dante, Petrarca e Boccaccio.  Bevagna è un vero e proprio gioiello: una cittadina di una bellezza e di uno stato di conservazione delle architetture d’epoca davvero straordinarie. Nelle vie si svolge il “mercato delle Gaite”: la ricostruzione cioè delle botteghe dei mestieri, un lavoro realizzato ad opera d’arte basato su una ricerca storica di grande qualità. Nel corposo programma di quest’anno ci sono poi una serie di disfide, di spettacoli teatrali e musicali con riferimento a Dante, Petrarca e Boccaccio: una rievocazione colta e coinvolgente. Bevagna diventa per 12 giorni uno straordinario palcoscenico di storia, di arte e di suggestioni. Assolutamente da non perdere.

Perugia 1416. E’ fra le feste di stampo medievale più recenti dell’Umbria. Quest’anno infatti compie i suoi primi dieci anni. Ed è stata anche fra le più discusse. Si tratta di una rievocazione che vede la città e in particolare i suoi quartieri rivivere il periodo fra Medioevo e Rinascimento, e ricordare l’ingresso a Perugia di Braccio Fortebracci. In un clima gioiosamente agonistico, i cinque rioni cittadini si contendono il Palio in quattro sfide: tiro con l’arco, mossa della torre, corsa del drappo e le allegorie del corteo storico, rigorosamente in costume. Accanto a queste iniziative principali ci saranno sbandieratori, artisti di strada, taverne con piatti della tradizione e tanto altro. La festa inizia sabato 13 e termina il 15.

Se il Medioevo ha una grande capacità suggestiva, la natura e l’arte dei fiori non sono certo da meno. L’Umbria regala su questo piano delle indimenticabili meraviglie.

Fioritura di Castelluccio. Nell’ultima settimana di giugno e nelle prime due di luglio è il momento clou della fioritura del Pian Grande – una piana che si riempie di tanti colori, dall’azzurro al rosso al giallo, guardata dall’alto dalla cima del Vettore. Non si esagera se si afferma che è uno degli spettacoli on cui la natura si esibisce nelle sue modalità più splendide e coinvolgenti: una vera meraviglia. Nei fine settimana del periodo che va dal 23 giugno al 13 luglio, a causa del grande afflusso di turisti, non si può arrivare a Castelluccio con la propria auto, ma si deve prendere una navetta che è segnalata. Nei giorni feriali invece il luogo si può raggiungere con la propria vettura. Scendendo dalla Valnerina, se si ha tempo a disposizione, si può apprezzare in tutta la sua bellezza e nella sua immagine di forza la Cascata delle Marmore, che é aperta tutto l’anno, ma che nel mese di giugno dà il meglio di sé. E’ questo infatti il mese ideale per visitare questo “monumento naturale” che ha ispirato tanti poeti: da Virgilio a Orazio sino a Lord Byron che la definisce “orribilmente bella”.

La festa della Lavanda ad Assisi. A partire dal 14, per i tre fine settimana di giugno e la prima di luglio si svolge ad Assisi la festa della lavanda, organizzata dal Lavandeto. La campagna intorno al  borgo di Castelnuovo, frazione della città serafica, si trasforma in una piccola Provenza color pervinca. Un periodo ideale per percorrere filari, scattare foto memorabili e acquistare prodotti a base della profumatissima pianta.

Di fiore in fiore arriviamo alle infiorate di Spello e Città della Pieve che si svolgono entrambe nel giorno della festa del Corpus Domini: nella sera del 21 giugno c’è la posa dei petali e il 22 la grande processione che passa nei luoghi dove i fiori compongono magnifici quadri. Quella di Spello è considerata l’infiorata più bella e più conosciuta d’Italia, anche perché la cittadina è davvero molto suggestiva. E i colori accesi rendono splendente un centro storico che contiene opere d’arte e che, nel suo insieme, è un’opera d’arte. L’infiorata è accompagnata da altre iniziative che arricchiscono una visita di una giornata intera. Su tutte, non si può mancare di ammirare la Cappella del Pinturicchio. Accanto a quella di Spello c’è l’infiorata di Città della Pieve, forse un po’ meno conosciuta ma che ha altrettanto fascino. Anche qui quadri meravigliosi fatti di petali, la cui posa avviene nella sera del 21, mentre l’opera compiuta si può ammirare dalla mattina del 22. Anche Città della Pieve è un borgo medieval- rinascimentale di rara bellezza e, intorno all’infiorata, si svolgono una serie di manifestazione culturali e gastronomiche, a partire dal 15 giugno. Imperdibile la visita alle opere del Perugino, in particolare “La venerazione dei Magi”.

Prima dell’exploit musicale di luglio – Festival dei Due Mondi e Umbria Jazz – la regione regala tanto magnifico blues al Trasimeno. E’ il caso di un festival ormai storico che si chiama appunto Trasimeno blues e che quest’anno si svolge dal 22 al 27 a Castiglion del Lago con due concerti all’interno del castello medievale con vista sulle acque del bacino lacustre, a Passignano, a Tavernelle e a Spina. C’è poi il più recente di Moon in june che festeggerà i suoi primi dieci anni di vita. Inizierà il 21 giugno con un concerto di Vinicio Caposela (18,45) all’isola Maggiore, poi si passerà a Castel Rigone  e infine toccherà in chiusura (29 giugno) Castiglion del Lago. Musica di qualità in entrambe le manifestazioni e notti di luna magnifiche sulle sponde del Trasimeno.