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di Giampiero Rasimelli
Foto ©Fabrizio Troccoli

Dopo 7 sconfitte consecutive, finalmente, il Grifo vince la sua prima partita di campionato. Uno sprazzo di luce illumina il Curi salutato da una tifoseria straordinaria che non ha fatto mancare per un momento, in queste lunghissime settimane, il suo sostegno al Perugia, pur tra critiche e mugugni ampiamente giustificati. Una partita, quella di lunedi 27 ottobre, che riaccende una speranza almeno nella lotta per la salvezza, allontanando per una notte i peggiori incubi dei tifosi e della città.

La settimana scorsa, insieme a tanti altri, avevamo lanciato un preoccupatissimo allarme e qualcosa si è mosso. Molto ha fatto la società, con interventi drastici che hanno sconvolto la governance sportiva del Perugia Calcio. Via l’allenatore Braglia (il secondo allenatore della stagione calcistica 25/26), via il Direttore Generale Meluso che doveva essere in qualche modo il garante tecnico-sportivo della nuova proprietà Faroni. Sono arrivate vecchie glorie del Grifo come Giovanni Tedesco (nuovo allenatore), Riccardo Gaucci (Consulente sportivo), Walter Alfredo Novellino (Consulente per le relazioni istituzionali), tutte scelte che hanno avuto un grande e positivo impatto a Perugia, sulla squadra e sui tifosi. E’ come se la proprietà abbia finalmente deciso di mettere radici in città più profonde delle buone maniere e delle buone intenzioni mostrate sinora. Poi il resto, con un po’ di fortuna che non guasta mai e che rompe per un momento anche il malocchio di questo campionato, lo ha fatto la squadra contro il Livorno, dimostrando per tutti i 90 minuti la sua voglia di vincere e riuscendoci alla fine in modo meritato.

Ora bisogna avere la testa, come si dice in campo. Bisogna festeggiare questa vittoria liberatoria e sapere che siamo solo all’inizio di una possibile rincorsa che vogliamo sperare e conquistare in ogni modo e con tutte le forze disponibili. Bisogna essere consapevoli che siamo ancora penultimi con 6 punti dopo 11 gare, davanti al solo Rimini penalizzato e che quindi non abbiamo fatto ancora nulla, c’è tutta un’aspra montagna da scalare. Solo questa consapevolezza ci potrà salvare dall’incubo che ancora viviamo e che per una notte abbiamo allontanato.

La squadra anche lunedi, pur vincendo, ha mostrato i segni della sua debolezza, alcuni buoni giocatori, quando ingranano, ma tanta volontà e ancora poca tecnica, pochi schemi, poca continuità nel gioco, un po’ più di corsa ma pochi spunti frizzanti. Insomma il caparbio Giovanni Tedesco ha tanto lavoro da fare e per far fronte a questa situazione bisogna sperare che si inventi qualcosa, che faccia scoppiare qualche scintilla, di certo non potrà scendere in campo lui o il Walter Novellino che fu, solo il lavoro e l’invenzione potranno darci qualcosa in più nelle prossime settimane. 

Dobbiamo arrivare allora ad un altro punto di questa riflessione. La squadra nel prossimo mercato invernale va rafforzata, pochi interventi forse, ma fondamentali sia per la lotta per la salvezza sia per preparare il futuro, altrimenti saremo costretti, se va bene, a rischiare fino a fine campionato e a ripartire da zero il prossimo anno. Ci saranno le risorse per questo sforzo? Che dice la società in proposito? Avranno capito che comprare una squadra con ambizioni e investire col contagocce porta inevitabilmente, salvo miracoli, in perdita? 

Io credo e spero che con la memoria e l’esperienza di Novellino e Gaucci la proprietà del Perugia possa forse convincersi a cambiare la direzione tenuta sinora. Fino a poco più di un mese fa si parlava di ottenere la Serie B in due anni. Un ragionamento economicamente fondato, ma gestito in modo incomprensibile. Perché è vero che il salto qualitativo economico e finanziario il Perugia potrà averlo solo conquistando la Serie B, ma per arrivare lì bisogna spendere dei soldi, con giudizio, ma dei soldi capaci di garantire scelte vincenti. I risultati sono sotto gli occhi di tutti e oggi bisogna investire per la salvezza, per salvare la categoria C. Ci sono due diversi modi di affrontare questa situazione e dobbiamo ricordarli proprio oggi, che festeggiamo la prima vittoria in campionato, arrivata dopo 7 sconfitte. Una strada è quella di tentare la sorte, cercare e trovare qualche aggiustamento a saldi di stagione sperando di portare in porto la nave all’ultimo respiro, per poi ricominciare con la retorica della serie B. Un’altra strada è quella che invece comporta un progetto strutturato che richiede risorse giuste per obbiettivi misurati e misurabili e che prevede investimenti capaci di rientrare in virtù dei successi che il Perugia potrà ottenere sul campo. Ci sono a Perugia volontà e competenze che possono attivarsi in questo percorso, vedremo se la società sceglierà di attivarle, di coinvolgerle, in qualche modo, in un progetto credibile.

Detto tutto questo, però, è chiaro che almeno nei prossimi due mesi ogni occhio e ogni sforzo devono essere rivolti al campo. Tutti dietro Tedesco e i ragazzi del Grifo che ogni giorno e ogni partita dovranno essere capaci di conquistare uno step in più. E’ il momento dei risultati, di chiacchiere se ne sono fatte troppe sinora e spesso a sproposito. Sarebbe una cosa molto bella se questa volata per la salvezza fosse condotta al successo sotto le bandiere dei Grifoni Tedesco, Gaucci e Novellino e con una società più pimpante e decisa, capace di riaccendere Perugia  e il Perugia dopo aver visto lo strapiombo … ma ripeto, siamo solo all’inizio, speriamo bene e ognuno faccia il suo mestiere !