di G.Me.
Foto ©Fabrizio Troccoli
Due sono gli obiettivi che Stefania Proietti ha centrato nel faticoso lavoro di comporre la nuova giunta. Il primo è quello di aver tenuto nelle sue mani la Sanità (83 per cento del bilancio regionale) tutta intera, smentendo chi aveva a lungo sperato che ciò non accadesse e che almeno un pezzetto minore finisse in altre mani. E invece no – come già anticipato – è stato il Pd a dover fare un passo indietro e in particolare quel Tommaso Bori, che aveva sparso a piene mani e sino a 24 ore dalla decisione finale, la convinzione che almeno un piede nell’assessorato ce lo avrebbe messo. Non è andata così. Stefania Proietti ha spiegato in conferenza stampa la sua scelta: ho messo al centro della campagna elettorale questo tema, ho promesso di riuscire a realizzare un cambiamento radicale della sanità umbra e mi prendo in prima persona la responsabilità di farlo – questo in sostanza il suo ragionamento. Così facendo, ha adempiuto ad un impegno preso con i cittadini. Non è stato semplice ed è stato molto importante per lei l’aiuto della sua lista. Umbria Domani l’ha infatti sostenuta senza se e senza ma: ha detto da subito che avrebbe rinunciato alla sua presenza in giunta purchè prendesse lei la Sanità. Una mano gliel’ha data anche il mondo medico e un’altra pezzi del Pd. Stefania Proietti non si è tirata indietro e si è tenuta alcune altre: fra queste la ricostruzione dal terremoto, la protezione civile e l’intervento a favore della disabilità.
Risolta la questione Sanità, occorreva indorare la pillola per Bori che ha avuto la vicepresidenza e un assessorato pieno di deleghe importanti. Fra queste: il bilancio, le risorse finanziarie, il personale, la programmazione europea, i fondi strutturali e la cultura. Un bel contentino, ma pur sempre un contentino.
Il secondo importante obiettivo centrato da Proietti è stato quello di dare un assetto territoriale equilibrato alla giunta: tre assessori della Provincia di Perugia e due di quella di Terni (2). Non ha lasciato così i soli Cinque Stelle a rappresentare l’intera zona che gravita intorno alla seconda città dell’Umbria, altrimenti l’asse del Pd sarebbe stato tutto spostato a vantaggio del capoluogo regionale. La Presidente ha infatti deciso di dare un assessorato importante al democratico Francesco De Rebotti, ex sindaco iI Narni. Le deleghe ricevute vanno dai trasporti, alle infrastrutture, sino allo sviluppo economico e al lavoro.
Una postazione di grande rilievo è poi toccata a Simona Meloni, la più votata della lista piddina, a lei vanno l’Agricoltura, il turismo, i parchi, i laghi e lo sport. A Fabio Barcaioli, Avs, è andato welfare, istruzione e formazione nonché cooperazione internazionale e politiche della pace.
Dulcis in fundo, la sorpresa dell’ultima ora. Sembrava infatti che il pentastellato Thomas De Luca non ce la facesse a far suo l’Ambiente e invece con una strambata finale la Presidente glielo ha assegnato con competenze significative che vanno dall’intero ciclo dei rifiuti, alla programmazione territoriale, al paesaggio. Questo è stato il solo cedimento di Proietti. Non è un mistero infatti che molte erano state le voci, soprattutto in campo imprenditoriale, che chiedevano di non consegnare al rappresentante dei Cinque Stelle tali competenze. E il braccio di ferro sicuramente c’è stato. Ma per portare a casa i due risultati citati: la Sanità nelle sue mani e una rappresentanza equilibrata del territorio, la Presidente ha ceduto alle pressioni provenienti da Roma: da Conte ma anche dal Pd, nonché a quelle di Tommaso Bori che ha un rapporto di stretta collaborazione con De Luca. Resteranno scontenti alcuni importanti esponenti del mondo imprenditoriale ai quali sarebbero state fornite alcune assicurazioni poi disattese. Del resto è difficile accontentare tutti. Proietti inoltre è talmente competente in campo ambientale da essere in grando di interloquire col suo assorre.
Fatta la giunta, adesso la maggioranza dovrà scegliere il nuovo Presidente dell’Assemblea di Palaqzzo Cesaroni. Dovrebbe essere un esponente del Pd: o Christian Betti o Sarah BIstocchi, ma lo scranno più alto potrebbe finire pure nelle mani di Bianca Maria Tagliaferri di Umbria Domani . Il Consiglio regionale è convocato per giovedì 18 dicembre e in quella sede verrà eletto l’intero ufficio di presidenza.