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di Giampiero Rasimelli
Foto ©Fabrizio Troccoli

Certo che quest’anno le notizie che vengono dai protagonisti dello sport in Umbria, nel bene e nel male, sono sempre importanti.

Cominciamo dal Perugia Calcio. Dopo un disastroso inizio del campionato di serie C (3 punti in 10 partite, 7 sconfitte consecutive, penultimo posto in classifica davanti al solo Rimini pluripenalizzato), al terzo allenatore in panchina, Giovanni Tedesco, vecchia gloria del Grifo, forse assistiamo ad una ancora embrionale inversione di tendenza. Una squadra più motivata, fisicamente in partita, più attenta in difesa, più determinata a centro campo, un po’ più vogliosa in attacco e soprattutto 5 punti in 3 partite, qualcosa che fa sperare in concreto che una lotta per la salvezza sia effettivamente possibile. Come ha detto Tedesco la prossima partita a Sassari con la Torres, appena superata in classifica, ci dirà molto sulla tenuta di questa tendenza e sulla possibilità di impostare con maggiore serenità il lungo percorso che separa Perugia da un campionato più tranquillo. Ma già il fatto di poterci oggi porre questo interrogativo è una notizia positiva, i numeri non mentono mai e tanto meno il campo.

Il pareggio con la capolista Arezzo e il rammarico per una partita che il Grifo avrebbe potuto anche vincere sono un fatto importante che può galvanizzare l’ambiente, i giocatori e anche rafforzare con i fatti la convinzione che, con tutti i limiti evidenti, la squadra di quest’anno è comunque meglio della sua classifica e che si può sperare di tirare fuori dai ragazzi in campo quelle energie e quella mentalità sinora mancate e che invece sono e saranno essenziali per portare in porto la navigazione difficile di questa stagione.

 Un’altra considerazione da fare in queste settimane è che la società è intervenuta con determinazione nella giusta direzione, eliminando gli equivoci che avevano segnato l’inizio di stagione, creando un ambiente più vicino e stimolante per i giocatori, recuperandone alcuni e dando un segno non di resa, ma di battaglia per uscire dalle sabbie mobili del rischio retrocessione e tentare una rimonta possibile quanto difficile. 

Certo, gli errori fatti restano, ancora non si è conquistato nulla, ma pare si sia capito quale strada imboccare. Ora si dovrà continuare a percorrerla, perché una squadra in costante pericolo vale poco o nulla, per i calciatori e la società, in ballo ci sono carriere sportive, denari comunque investiti e il giudizio di un’intera città. Avete visto con quale spinta il pubblico a sostenuto i primi vagiti di riscossa del Grifo? E’ un capitale da non disperdere. Cosa che richiederà qualche investimento già da gennaio, al mercato invernale. Credo che si dovranno prendere almeno un paio di giocatori capaci di dare brio, imprevedibilità e concretezza alla squadra. E poi un progetto vero. Lo diciamo da mesi e speriamo che il Presidente Faroni si liberi finalmente da vecchie illusioni malconsigliate e si metta alla guida di quel progetto di riscossa del Perugia da lui tante volte evocato e purtroppo non ben praticato. E’ l’unica strada per valorizzare l’investimento sin qui fatto sul Grifo. 

Abbiamo visto e speriamo di veder confermato, che quando è necessario la Società di Faroni sa prendere decisioni e orientamenti precisi. Siamo convinti che questa governance possa avere la capacità di proporre e realizzare una nuova visione del presente e del futuro del Perugia Calcio. Insomma, guardando alla malattia del Grifo si può dire con Galileo Galilei … “eppur si muove”!!!

Ma guardiamo ora alle vette del volley dove la Sir Susa Scai Perugia Campione d’Europa guida, imbattuta, la classifica del campionato più bello del mondo. Quanto è accaduto nella serata di domenica 9 novembre a Piacenza ha dello straordinario e dice molto sul profilo della squadra perugina. La partita è cominciata disastrosamente con la Sir sotto di due set, nel secondo addirittura in modo inquietante, per punteggio, errori e confusione in campo, tanto da far dire all’allenatore Lorenzetti nel time out “io un attacco così (negativo) non l’ho mai visto!”. Alla fine del primo set il palleggiatore Giannelli, capitano e guida della Sir oltre che della nazionale, ha dovuto alzare bandiera bianca, vittima di un attacco influenzale si è seduto in panchina. Lo ha sostituito un giovane di 18 anni, italiano di origine cubana, Bryan Argilagos, evidentemente emozionato e in difficoltà per tutto il secondo set. Ma al terzo set accade il miracolo, proprio di grandi giocatori e di una grande squadra. Entra il veterano di tante battaglie Sebastiàn Solè, prende sotto la sua ala il giovanissimo Argilagos, Semeniuk, Ishikawa e Plotnytskyi cominciano a macinare gioco e punti coperti e diretti da quel monumento al volley che è Max Colaci. La partita gira totalmente fino a travolgere al quinto set una squadra di tutto rispetto come Piacenza, una delle principali realtà della Super Lega italiana. 

In questo percorso imprevedibile entra da protagonista vero, nel terzo set, il giovane palleggiatore della Sir, lanci, bagher, recupero palla, muri, acrobazie … tutto sotto gli occhi attenti di Giannelli, stoicamente restato in panchina e di Lorenzetti col cuore in gola. Sul campo di Piacenza è forse nata una stellina ? di certo il bagliore nella notte piacentina era ben luminoso. Brava la Sir a portare Bryan nel roster, a scommettere su questo giovanissimo che già in precampionato e in Giappone si era fatto notare. Può essere un’opportunità notevole per la squadra e per Giannelli in una stagione così intensa e difficile. Dice sempre il nostro esperto allenatore “bisogna vincerle di squadra le partite sporche perché queste fanno la squadra “… beh ! … domenica sera è stata una tesi di laurea per le partite sporche e la grandezza di questa Sir si è fatta vedere bene anche nei dettagli. La solidità è impressionante, la profondità dei cambi è ormai sperimentata in tutta la sua ampiezza, la capacità di gestione della squadra da parte di Lorenzetti è eccezionale (come sempre del resto). Mi hanno colpito i commentatori RAI, non sempre considerati gentili con la SIR, che ad un certo punto, di fronte questo travolgente spettacolo, dicevano “Perugia regna !” riprendendo un’affermazione maldigerita e criticata da tanti fatta anni fa dallo scoppiettante Presidente Sirci. Non so se regna Perugia in questa straordinaria Super Lega italiana, ma di certo il Presidente Sirci ce l’ha messa tutta per portare Perugia a questi traguardi stratosferici e sono convinto che continuerà a darci grandi sorprese. Che bello !!

Ancora due note.

Una per il volley femminile dove la Bartoccini MC Restauri ha ottenuto al Pala Barton Energy una vittoria importante e di grande prestigio sulla Igor Gorgonzola Novara, una delle squadre più quotate della serie A. Grande prestazione con Gardini, Perinelli, Williams e Sirressi in grande spolvero. Speriamo che al più presto le ragazze del volley possano portarsi  stabilmente ad una classifica tranquilla, così da potersi togliere soddisfazioni importanti che sono alla loro portata. Forse non avevamo sbagliato ad inizio stagione a segnalare una potenziale crescita di livello della formazione Perugina. Solo il campo potrà confermarcelo. E chissà che Julio Velasco dalla nazionale non possa mettere i suoi occhi anche su qualche giocatrice della Bartoccini, sarebbe splendido per Perugia !

Infine, un fatto eccezionale è accaduto nel nuoto. Pochi giorni fa una giovanissima atleta  della Spoleto Nuoto, classe 2008, è diventata primatista italiana dei 200 metri rana in vasca corta, strappando il record nientemeno che a Benedetta Pilato una delle giovani colonne (nonostante qualche maracchella) del nuoto italiano. Un risultato che segna una svolta per il nuoto umbro e che apre lo scenario internazionale per questa diciassettenne acqua e sapone che ci inorgoglisce e fa sperare un intero settore sportivo della nostra regione.