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di Gabriella Mecucci

La nuova aggregazione centrista a sostegno di Stefania Proietti si è messa in cammino. Ma, almeno per il momento al suo interno non c’è Azione. Ci sono Italia Viva, Più Europa, Socialisti Uniti per l’Umbria, Tempi Nuovi – Popolari Uniti di Donatella Porzi, Impegno Civile e Perugia Merita di Massimo Monni che si sono incontrati e hanno già deciso di iniziare il percorso unitario: tanto è vero che a breve si troveranno di nuovo per fissare i punti programmatici. In un loro comunicato lo mettono nero su bianco.
Leonelli però recalcitra. La voce circolava con insistenza negli ambienti del gossip politico più loquace, ma c’era chi sperava che alla fine avrebbe prevalso la scelta unitaria sin dall’inizio. Il leader regionale di Azione invece non è andato all’incontro a cui hanno partecipato gli altri. E – cosa decisamente significativa – ne ha convocato uno per il 14 settembre. La locandina invita tutti i moderati di centrosinistra immaginabili con l’eccezione dei socialisti.

I politici di lungo corso vedono in questo comportamento le scaramucce iniziali per conquistare la leadership della nuova aggregazione. Del resto – argomentano – “Pensa Perugia”, la lista messa in piedi da Leonelli per Palazzo dei Priori, ha avuto nelle recenti amministrative un buon successo. E’ normale che e il suo arterfice voglia farlo pesare e che l’incontro unitario preferisca convocarlo lui che si sente il socio più forte della futura impresa. Sarà così? La spiegazione filerebbe liscia come l’olio, ma s’impunta sull’esclusione dei socialisti dalla riunione voluta da Leonelli. Perchè tenerli fuori? La storia del Psi in Umbria è infatti molto importante: un partito che ha governato a lungo e che ha raggiunto livelli di consenso più alti di quelli nazionali.

Quando la spiegazione non è semplice e immediate, allora è fatale che spunti il pettegolezzo politico. Spenta la calura agostana, si è cominciato a parlare anche di candidature. E sono venute fuori quelle che danno fastidio: proprio su questo gradino si sarebbe incagliata “Pensa Perugia”. Leonelli non vedrebbe di buon occhio quella dell’ex sindaco di Città di Castello Bacchetta che appunto è socialista. E preferirebbe scartare anche Donatella Porzi. Insomma, sarebbe la scelta dei nomi una delle ragioni che ha privato della presenza di Azione l’incontro inaugurale della nuova aggregazione moderata. Un intoppo che non dovrebbe però impedire un accordo finale che comprenda tutti. Di questi problemi è sempre lastricata la via che porta alla composizione delle liste. D’altronde, il comunicato scaturito dal primo incontro dei centristi dopo aver annunciato che il percorso è partito, assicura che la volontà di tutti è quella di “aprire il confronto con altri partiti e movimenti – a partire da Azione e da altre forze che erano state invitate e che non erano presenti”. Sembrebbe infatti incomprensibile che i moderati non riuscissero a fare una lista unitaria. Se si dividessero correrebbero il rischio di non mandare nemmeno un rappresentante in Consiglio regionale ripetendo così l’esperienza nefasta delle europee.