di Marcello Marcellini
George Orwell è morto da 75 anni ma con il suo 1984 ci impartisce ancora una lezione di grande attualità che può aiutarci a non cadere vittime delle fake news che Putin e Trump ci propinano quotidianamente. Una delle bugie più sfacciate è di volerci far credere, nonostante l’evidenza, che tre anni fa è stata l’Ucraina con la complicità della Ue ad aggredire la Russia e non viceversa.
Orwell avrebbe detto che questa grossolana falsità non è altro che il risultato dei principi ideali adottati da Putin e Trump nel loro modo di governare. E che sono del tutto simili a quelli delle tre grandi scritte poste sulla facciata del Ministero della Verità di Oceania che lui ha descritto in 1984.
LA GUERRA E’ PACE
LA LIBERTA’ E’ SCHIAVITU’
L’IGNORANZA E’ FORZA
Per Orwell, l’allontanamento da parte di Trump dall’Ue, l’unione dei 27 stati tradizionalmente amica degli Stati Uniti (ma per lui nata per truffarli), e il suo avvicinamento alla Federazione Russa di Putin, sicuramente somiglierebbe ad uno dei tanti cambiamenti di alleanza della Oceania del Grande Fratello che quando era in guerra con una delle altre due potenze mondiali, Eurasia e Estasia, era in pace con l’altra.
Ma in Oceania, una volta cambiata alleanza, bisognava cancellare il ricordo del periodo durante il quale l’attuale nemico era stato un alleato e pertanto uno stuolo di funzionari era addetto a eliminare dagli archivi e dalle biblioteche qualsiasi scritto che potesse farvi riferimento. In questo modo il Partito del Grande Fratello si “impossessava del passato” in aderenza al suo slogan: “chi controlla il passato controlla il futuro, chi controlla il presente controlla il passato”.
In proposito è significativo che attualmente nelle loro dichiarazioni sia Trump che Putin non accennino mai alla passata “guerra fredda”. C’è da scommettere che a forza di “pacche sulle spalle” cercheranno anche di cancellarne il ricordo.
D’altronde il termine guerra non piace a nessuno dei due. Loro vogliono la “pace”. Trump ha proposto che per ottenerla tra Israele e Hamas bisognerebbe allontanare, ma “volontariamente” i Palestinesi da Gaza e trasformare la loro terra in un allegro Club Mediterranee. Putin afferma che lui la guerra non l’ha mai voluta e che è disposto a cessare immediatamente la sua “operazione speciale” se quel “nazista” di Zelensky (eletto, si badi bene, nel 2019 con il 73 per cento delle preferenze) si facesse da parte. Anche Trump diffama Zelensky ma con parole meno pesanti e lo chiama “mediocre comico”.
Orwell direbbe che il povero Zelensky viene trattato dai due potenti capi di Stato come Emmanuel Goldstein, il nemico inventato dal Grande Fratello, nei confronti del quale tutti i cittadini di Oceania dovevano riservare giornalmente “due minuti d’odio”.
In 1984 per la delizia degli spettatori venivano proiettati film in cui si vedevano gli aerei di Oceania bombardare battelli pieni di profughi. C’è da sperare che Trump si limiti ai trasferimenti degli immigrati irregolari come sta facendo attualmente..
E poi c’è “X”, il social fondato da Musk, definito dal Guardian “una piattaforma tossica”, anche per le sue discutibili interferenze nelle elezioni politiche. E che, con i suoi brevi messaggi pubblicati anche da smartphone potrebbe divenire il diffusore della “neolingua” che tutti parlavano in Oceania. Il cui scopo, secondo Orwell, non era di estendere ma limitare le possibilità del pensiero.
Mi fermo qui. Anche se ci sarebbero molte altre cose da dire sulle previsioni azzeccate dell’autore di 1984 e la cui lettura da parte dei nostri studenti potrebbe divenire per loro uno strumento indispensabile per comprendere il presente e difendersi da un futuro dove potrebbe dominare la “Dezinformatsiya”.