di Giampiero Rasimelli
Foto © João Pires
E’ stato un anno esaltante per la SIR Perugia Volley, la conquista della Champions League a maggio e del Mondiale per Clubs pochi giorni fa è senz’altro un risultato straordinario, entusiasmante, del massimo livello internazionale. Se poi si pensa che la squadra del Presidente Sirci ha conquistato 16 trofei in 9 anni si comprende meglio la grandezza di questi risultati, non soltanto per il prestigio che portano, ma soprattutto per la continuità sportiva che dimostrano, ad altissimi livelli. I risultati importanti sono sempre figli diretti degli atleti, della squadra, dell’allenatore, dello staff tecnico, ma questa straordinaria continuità è chiaro che si poggia sull’organizzazione della società, sulla sua qualità a tutti i livelli, a cominciare dal Presidente, ovviamente, che è il motore di tutto e poi dalla forza del progetto che questo staff e questa governance sono in grado di esprimere. Un miracolo sportivo a Perugia, l’abbiamo detto più volte, che va ammirato, capito e studiato, che può essere modello di riferimento per tutto lo sport regionale, come a livello nazionale e internazionale. Del resto, se molti vengono a vederlo da tutto il mondo per viverlo nella sua dimensione e cercare di comprenderlo, qualcosa di straordinario ci sarà per davvero !
E’ importante sottolineare questo aspetto della continuità sportiva della SIR perché in Italia il volley è sempre stato uno sport di livello europeo e mondiale. Ci sono state grandi squadre dominanti a Modena, Parma, Treviso, Civitanova, Trento … ma la striscia di successi messa in fila dalla SIR si è portata ormai ai massimi livelli, ha già raggiunto una quota che sarà complicato replicare per chiunque. Il difficile nella gestione di una realtà di così grande standing è sapersi sempre proiettare giorno per giorno, anno per anno verso il successo della prestazione sportiva e la SIR ha tutti i numeri e la volontà manifesta per abbattere ancora molti record, senza perdere entusiasmo e freschezza, senza adagiarsi sugli allori conquistati. Le voci di mercato che circolano in questi giorni (Reggers, Volkov ecc…) testimoniano di questa incessante ricerca del miglioramento, dell’innovazione inarrestabile, degli stimoli rivolti al massimo rendimento. Ma sul mercato della SIR torneremo tra qualche settimana.
E’ chiaro che questa continuità nella ricerca della massima capacità competitiva porta con sé l’attenzione e la partecipazione degli sponsor e che ha sua volta questa garantisce la possibilità di competere al massimo livello. E’ un circuito virtuoso costruito con grande determinazione e perizia. Con la volontà di vincere e la capacità di rischiare con competenza e qualità. Una ricetta perfetta che sa rigenerarsi sempre e che non dà segni di crisi, anzi, promette nuovi successi. Consiglierei all’Università e agli Enti Locali di valorizzare di più lo studio di questa eccezionale realtà sportiva e manageriale dell’Umbria. Può essere un’opportunità anche formativa e di ricerca in un settore, quello del management e dell’organizzazione sportiva che è in netta crescita e che a Perugia potrebbe trovare riferimenti sportivi adeguati e di prestigio.
Meno bene vanno le cose del volley femminile. Niente di drammatico, per ora, ma come avevamo detto in estate ci si attendeva di più quest’anno dalla Bartoccini Perugia, un salto di qualità rispetto alla lotta per la salvezza. Il roster messo insieme per questo campionato sembrava accreditare questa possibilità di miglioramento, ma così non è al momento. Siamo penultime in piena lotta per la salvezza. Bisogna che tutta la città si stringa attorno alle Black Angels per conquistare la permanenza in serie A del volley femminile nel quale Perugia ha una grandissima tradizione e splendidi ricordi. Stringersi alla squadra con affetto e serenità perché coach Giovi e le sue ragazze ce la possono fare !!
E veniamo al calcio soffermandoci su Perugia e Ternana.
Il Grifo ha rovinato le coronarie di molti tifosi in questo 2025. Dopo un passaggio di proprietà da Santopadre all’argentino Faroni (settembre 2024), non privo di scosse ed effetti secondari negativi (vedi il blocco del mercato sancito dalla Lega di serie C) alla fine si è conquistata la salvezza nel campionato 24/25. Poi abbiamo avuto un’estate di grandi proclami (“conquisteremo la serie B in 2 anni … abbiamo una squadra che vale i primi 4/5 posti del campionato!” diceva l’ex Direttore Sportivo Meluso) e all’inizio di questo campionato 25/26 una performance sportiva del Grifo totalmente disastrosa con 9 sconfitte consecutive, un vero inferno, che ha fatto toccare il fondo della classifica e dal quale fatichiamo ancora ad uscire. La società è sembrata a lungo distante, ha fatto alcune cose positive, ha dovuto preoccuparsi dell’eredità Santopadre, certamente non facile, ma probabilmente ha operato scelte sbagliate affidandosi a collaboratori distanti dalla città e soprattutto incapaci di leggere il mercato e di costruire un progetto di squadra credibile con le risorse messe a disposizione da Presidente Faroni. Alla fine, dopo aver cambiato 3 allenatori in un anno è arrivata ad ottobre una svolta che ha visto Faroni affidarsi a personalità come Novellino, Gaucci Jr e Tedesco che rappresentano la storia grande del Perugia, che garantiscono un profondo rapporto con la città, fondamentale per affrontare queste drammatiche difficoltà e che garantiscono anche una alta professionalità a diversi livelli nella gestione della squadra. Il risultato è che il Grifo è tornato a muovere la classifica, l’allenatore Giovanni Tedesco ha saputo dare una migliore quadratura alla squadra, le difficoltà non sono passate (3 sconfitte di fila anche nelle ultime settimane), ma la città tutta si è stretta intorno al Grifo e, soprattutto, è stato annunciato un importante intervento sul mercato per correggere in modo funzionale squilibri e mancanze nell’organizzazione di gioco del Perugia. Ovvio che anche quest’anno l’obbiettivo assoluto è la salvezza, ancora tutta da conquistare, partita per partita, in modo da permettere a fine campionato una riflessione seria sul futuro del Perugia, con concretezza e senza vuoti annunci. Ecco, appena finito di affettare il panettone saremo già al primo esame: il mercato di gennaio. Vedremo come andrà, poi ventre a terra e lavorare per salvare il Perugia … Auguri Grifo per il 2026 !!
Infine la Ternana Calcio … auguri Fere anche a voi !! Non sarà un anno facile, ma sarà un anno molto importante quello che arriverà tra qualche giorno. Dopo tutte le scorribande di Bandecchi & Soci la società sembra camminare sul filo del rasoio. Quello che solo qualche mese fa, a settembre scorso, sembrava essere un matrimonio scintillante celebrato dal Sindaco capace di portare dalla capitale una famiglia di magnati della sanità a dare solidità alla gestione della Ternana gravata dal peso di 3 proprietà fallimentari, oggi è diventato un scontro mortale tra chi è arrivato, ha messo soldi e sa bene che altri dovrà metterne e chi tenta dall’esterno di manovrare la Ternana dopo averla portata direttamente e indirettamente al limite del fallimento. Ricordate sempre di fare questa domanda a Bandecchi, chi ha prodotto 12/14 milioni di debiti che oggi denunci e riconosci? i Rizzo, arrivati ora, o le gestioni D’Alessandro e Guida, tuoi sodali, e direttamente la tua gestione? I Rizzo oggi sembrano dire che sono disposti a gestire al meglio la Ternana se saranno padroni delle loro scelte senza interferenze esterne. Attenzione, qui si gioca molto del futuro della società, perché se dovessimo andare in queste condizioni ad un nuovo cambio di proprietà si potrebbe rischiare grosso, per ammissione di Bandecchi, infatti, il fallimento è a un passo ! Lasciamo stare la questione stadio-clinica portata in ballo impropriamente, vedremo le decisioni del TAR a fine gennaio, poi ci sarà il Piano Sanitario Regionale che darà indicazioni a riguardo. Qui il problema è la tenuta della società calcistica, della sua proprietà e della sua gestione. Fortunatamente in questo clima allucinante la squadra di Liverani (che Bandecchi voleva fuori dalle scatole) regge, tra alti e bassi, ma sostanzialmente bene. Questo è un piccolo miracolo, va sottolineato!! Amici di Terni e della Ternana tutti i tifosi e gli sportivi umbri si stringono intorno a voi, speriamo che il 2026 possa restituire normalità alla gestione delle Fere e disegnare un futuro completamente diverso da quanto abbiamo dovuto vedere negli ultimi anni !!!
Infine una riflessione sul calcio in Umbria. Abbiamo 3 squadre di serie C. Una il Gubbio è chiaramente una squadra di categoria che fa il suo, con alti e bassi, con una gestione radicata nella città e che tutto sommano sta bene nella sua dimensione. Poi abbiamo 2 squadre Perugia e Ternana con grandi o importanti tradizioni alle spalle, la cui dimensione è, nell’aspettativa dei tifosi, delle città e della loro storia, come minimo una stabile presenza in serie B. Oggi per garantire queste posizioni e questo equilibrio è essenziale avere società forti, non ci possono essere avventurieri o proprietà distratte e poco affidabili. E’ la realtà che ci parla, ci sono città della dimensione di Perugia e Terni dove il calcio è rapidamente scomparso o si è ridotto ai minimi termini. Quest’anno è toccato al Rimini, nel nostro girone di Serie C, Rimini che l’8 aprile 2025 aveva vinto la Coppa Italia e che oggi è fallita, si è letteralmente dissolta, è stata cancellata dal panorama calcistico !! … Stiamo parlando di cose serie non di chiacchiere ! Bisogna avere, cittadini e Istituzioni, grande vigilanza su quanto sta accadendo se non vogliamo che si perdano importanti patrimoni sportivi, sociali e storici della nostra regione. Solo così possiamo pensare che il 2026 ci si presenti come un anno positivo, magari di svolta per il nostro calcio. Ma ricordate l’esempio della SIR volley Perugia : non c’è gloria senza competenza, solidità e capacità di rischio a ragion veduta !!
Buon Anno a tutto lo sport !!



