Con Gammaitoni il Nobel Parisi e dipartimenti scientifici. Quelli umanistici con Marianelli. Udu e Cgil divise fra i due. Con Porena Medicina, il centrodestra e “briciole”di sinistra
di Gabriella Mecucci
Chi la spunterà nella corsa alla conquista di Palazzo Murena? La lunga campagna elettorale per il Rettorato è vicina alla conclusione. Le previsioni sul risultato finale sono soggette ad errori ed omissioni. Ma c’è chi si è scatenato e fa circolare una sorta di Fantarettore, dove le diverse “squadre” possono scrivere le percentuali che toccheranno ai cinque candidati. Qualcuno potrebbe tirare fuori i risultati che più gli servono. Anzichè dar vita a questo gioco con un basso livello di credibilità, si può invece tratteggiare la mappa dell’elettorato e come, per grandi aggregati, potrebbe dividersi fra i contendenti.
Due erano all’inizio i favoriti: Luca Gammaitoni e Daniela Porena. A questi si è successivamente aggiunto Massimiliano Marianelli. Quanto a Paolo Carbone e Marcello Signorelli sono considerati outsider, cresciuti però, assemblea dopo assemblea, incontro dopo incontro, tantochè entrambi si dicono in grado di vincere.
Il primo a scendere in campo è stato Luca Gammaitoni, Nato a Perugia, 63 anni, cattolico e uomo di centrosinistra, è ordinario di Fisica sperimenale per “chiara fama”. In questi giorni gli è arrivata la “sponsorizzazione” del premio Nobel Giorgio Parisi che, condividendo su facebook una sua intervista, scrive: “Il mio amico (e bravissimo fisico) Luca Gammaitoni si candida a Rettore dell’Università di Perugia”. Se non è propriamente un invito al voto, è quantomeno un riconoscimento e un’indicazione molto importante. Ma aldilà di questa significative dichiarazione quali sono i punti di forza di Gammaitoni? Innanzitutto le facoltà scientifiche: in primis Fisica – Geologia, Chimica – Biologia, Farmacia, ma anche, almeno in parte, Medicina, dove la maggioranza sarà di Daniela Porena, ma al secondo posto potrebbe piazzarsi proprio Gammaitoni.
Per il resto ha un consenso trasversale. Ci sono poi i voti degli studenti. Da un’ artigianale raccolta di opinioni da noi realizzata, l’Udu, l’organizzazione di sinistra che ha vinto le elezioni universitarie e che dispone dpoco più di un centinaio di voti, li dividerà fra Gammaitoni e Marianelli. Un’analoga divisione potrebbe verificarsi anche da parte della Cgil. Circolano poi – per la verità in modo ufficioso – i nomi di qualche grande elettore di Gammaitoni: Gabriele Cruciani, Marco Damiani, Fausto Elisei, Luca Ferrucci, Stefania Zucchini, Helios Vocca, Mario Rende, Filippo De Angelis. E ci sono alcuni rumors che parlano di un un sondaggio che lo darebbe al ballottaggio insieme a Daniele Porena che risulterebbe però al primo posto. Ma le voci sui sondaggi sono scarsamente credibili se non si possono vedere i dati nero su bianco. Il programma di Gammaitoni si concentra su due punti: portare l’Università di Perugia in serie A con un’attenzione particolare alla ricerca, ai fondi che si possono interccettare attraverso la qualità di questa, e alla didattica; il secondo punto è quello di considerare l’ateneo come una comunità, un luogo di collaborazione fra docenti, studenti e personale non docente.
L’altra candidatura che è emersa sin dalle prime battute è stata quella di Daniele Porena – il più giovane dei contendenti (49 anni), ordinario di Diritto Pubblico e Costituzionale. E’ considerato molto forte a Legge e soprattutto a Medicina dove è tenacemente appoggiato dal potente direttore del dipartimeno, Vincenzo Talesa. Tutti danno per certo che la maggioranza dei quasi 180 consensi – si tratta della facoltà che dispone di più voti – andranno a lui. Per il resto ha una presenza diffusa un po’ dappertutto anche se non maggioritaria. Come Gammaitoni ha alcuni grandi elettori, I cui nomi vanno presi però con le pinze perchè non ci sono conferme, così come nel caso di tutti gli altri contendenti. Si può dare però per certo – come già detto – quello di VincenzoTalesa.
Per il resto si parla in modo ufficioso di Fabrizio Rueca, Gaetano Martino, Massimo Giulietti, Antonio Bartolini, Francesco Puma. In questa campagna elettorale la voce dei partiti praticamente non si è sentita, ma è convinzione condivisa che il centrodestra lo appoggerebbe, ma potrebbe avere anche qualche consenso all’interno del Pd, pochi nella Cgil e ancora meno fra li studenti. Sarebbe infine visto di buon occhio dall’attuale Rettore, Maurizio Oliviero che sin qui però non si è pronunciato pubblicamente. Chi invece lo avrebbe fatto nel corso di una cena elettorale è sorprendentemente Mauro Volpi, esponente della sinistra più radicale, in cordiali rapporti con Massimo D’Alema, che nel consesso conviviale avrebbe dichiarato il proprio appoggio a Porena. Questi ha un programma ricco che contiene molte proposte. Spicca fra le altre, l’idea di proseguire nel percorso di internazionalizzare dell’ateneo e di dare un sostegno concreto all’associanismo studentesco, nonchè di promuovere la creazione di una University Press per valorizzare la produzione scientifica.
Massimiliano Marianelli ha 50 anni, è ordinario di Storia della Filosofia e ha ricoperto alcune cariche gestionali interne all’ateneo. Cattolico, vicino al movimento di Chiara Lubich, si è candidato con qualche giorno di ritardo rispetto ai primi due. Si è lanciato però in una robusta rincorsa ed anche lui – secondo il nostro artigianale sondaggio – potrebbe arrivare al ballottaggio come Porena e Gammaitoni. Si dice che Marianelli goda dell’appoggio del Rettore uscente e che contenda a Gammaitoni alcuni consensi di centrosinistra: lo appoggerebbe infatti una parte dell’Udu, in particolare quella che ha le sue radici nelle facoltà umanistiche, e una parte della Cgil. Nel Pd avrebbe un estimatore in Gianpiero Bocci. Ha il suo più importante nucleo di consenso nelle facoltà umanistiche, in particolare nel dipartimento di Lettere e di Filosofia di cui è il direttore. Più debole in ambiente scientifico anche se un suo grande elettore sarebbe il direttore del dipardimento di Farmacia, Maurizio Ricci. Ecco alcuni fra i suoi sostenitori più conosciuti: Emidio Albertini, Marco Mazzoni, Erminia Irace, Daniele Parbuono, Alessandra Pioggia. Naturalmente tutti questi nomi sono ufficiosi e non confermati, come quelli dei supporter degli altri due candidati. Marianelli ha un programma molto dettagliato dove campeggia innazitutto l’idea della cura, della partecipazione, del dialogo, del lavorare insieme. Accanto a questo orientamento di fondo c’è la volontà di puntare in modo trasversale a tutte le facoltà sull’intelligenza artificiale. Proposta questa che è un asse portante anche del progetto di Gammaitoni.
Ci sono infine altri due candidate due candidati – Paolo Carbone e Marcello Signorelli – che vengono considerati outsider, ma – come già detto – col tempo hanno conquistato visibilità e l’attenzione del corpo elettorale. Anche se non arriveranno al ballottaggio, non c’è dubbio che i loro voti potrebbero essere molto importanti per i due che ci andranno. Dopo il primo turno infatti inizierà la politica delle alleanze
Paolo Carbone è ordinario a Ingegneria di Misure elettriche ed elettroniche. Ha ricoperto numerosi incarichi istituzionali nell’ateneo perugino e a livello nazionale, ha collaborato con importanti università italiane e straniere. Ha un grande sponsor in Franco Cotana che nella precedente corsa al Rettorato arrivò al ballottaggio e dette parecchio filo da torcere a Maurizio Oliviero. Il suo insediamento appare particolarmente solido a Ingegneria: è partito da questo nucleo forte per conquistare supporter anche in altri dipartimenti. Il suo programma contiene sette punti. Fra questi particolarmente importante è quello sulla promozione della ricerca inter e trans disciplinare. Carbone insiste inoltre sulla creazione dell’Irccs (istituto di ricovero e cura a carattere scientifico) e sottolinea come l’Umbria sia l’unica regione a non everne uno. Propone infine un rafforzamento del ramo ternano dell’ateneo.
Marcello Signorelli è ordinario di Politica Economica nel dipartimento di Economia di cui è direttore. E’ inoltre membro del Senato accademico. La sua candidature è nata per una spinta proveniente da numerosi colleghi: da “un gruppo di professori amici e di ex studenti”. “Sarò un Rettore selettivo”: così definisce il metodo che applicherà qualora venisse eletto. In sostanza, seguirà le grandi questioni strategiche delegando ai più compertenti del settore una parte dei poteri: aumenterà il numero dei delegati e darà vita a un gruppo di sub delegati. Il suo sarebbe insomma un governo caratterizzato da decentramento e partecipazione, da grande concretezza e dalla sostenibilità economica. Anche lui, come altri candidati, mette al centro del proprio programma Medicina. Molte le proposte rivolte agli studenti: oltre al mantenimento della no tax area, anche interventi legati ai trasporti.