di Porzia Corradi
La Lega cambia segretario e spera anche di cambiare pelle. L’onorevole Riccardo Augusto Marchetti sarà incoronato segretario e prenderà il posto di Virginio Caparvi. Indiscrezioni parlano addirittura della presenza del leader nazionale Matteo Salvini al centro congressi Capitini sabato prossimo, 30 settembre.
Un momento di svolta il congresso del partito del Carroccio che arriva dopo una debacle elettorale, quella di tre mesi fa a Terni dove il centrodestra fece fuori il sindaco leghista uscente e consegno’ la città al ciclone Stefano Bandecchi. Con la beffa di non contare nemmeno un consigliere comunale a Palazzo Spada. Un capolavoro politico che oltre ai vertici della Lega vede sul tavolo anche quelli di Fratelli d’Italia che la testa del coordinatore regionale Franco Zaffini già l’hanno fatta rotolare. Dentro la Lega la situazione è più complessa e complicata perché l’uscente Caparvi, parlamentare pure lui e anche sindaco di Nocera Umbra, prima di farsi da parte qualche sassolino se l’è tolto dalle scarpe, accusando amici di partito “prime donne prive di talento”, consiglieri regionali e anche la giunta regionale. Un j’accuse che in pieno solleone aveva travolto il mondo dei leghisti umbri. Ora un partito che nel giro di pochi anni in questa regione aveva toccato percentuali vicino al 40 per cento e in alcuni centri e per alcuni elezioni addirittura oltre, oggi si ritrova ai minimi storici e deve per forza di cose invertire la rotta se non vuole mettere a rischio quello che ha. E visto che sta iniziando una triplice campagna elettorale, per le amministrative e per le europee di giugno, e per le regionali di ottobre, la Lega ha necessità di rifondarsi ed è quello che vuole fare dal Capitini in poi con la benedizione del Capitano.
Le poste in gioco sono alte, una per tutte Palazzo Donini, che si cercherà di difendere a tutti i costi anche contro gli alleati di governo, il riferimento è ovviamente più diretto ai meloniani che non perdono occasione per rimproverare alla governatrice Tesei il fatto che non ha proceduto, nonostante l’avesse promesso e garantito anche un anno fa, al famoso rimpasto. E da parte sua la presidente della Regione può contare solo sull’appoggio incondizionato della Lega, del resto la foto sul palco a Pontida è da decifrarsi solo in questo senso. Insomma la Lega ha bisogno della Tesei, la Tesei ha bisogno della Lega. Punto e basta.
Riuscirà Marchetti a dare quello sprint in più per rialzare le quotazioni? È questa la scommessa vera di un partito che ha davanti a se’ due strade: la salvezza o la scomparsa. L’impresa non è facile, anche dopo l’uscita di Caparvi e il disimpegno dell’ex senatore Briziarelli.