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Tuteri con Tesei, Cicchi con “Noi Moderati”. Nel Pd Chiodini favorito

di Gabriella Mecucci

La lista Proietti sarà pronta fra una decina di giorni. A Perugia è in dirittura d’arrivo la candidatura di Giuseppe Capaccioni, la figura più rappresentativa a livello regionale di Comunione Liberazione nonchè presidente della cooperativa amministratrice dei beni culturali della Curia.

La scelta di Capaccioni è molto rilevante almeno per altre due ragioni. La prima è che nel recente passato è stato un importante alleato di “Progetto Perugia”, la lista che nel 2014 e nel 2019 condusse al successo Andrea Romizi. La seconda è che per anni e anni ha rappresentato i commercianti del centro storico essendo il proprietario di Andrei, uno dei negozi più antichi e blasonati del capoluogo.

Quando si tratta di candidature, prudenza vuole che nulla venga dato per certo sino a quando non vengono ufficializzate e quindi è bene non dispensare certezze nemmeno sulla candidatura Capaccioni, nonostante tutte le fonti la confermino.
Questa ed altre vicende attestano di una particolare effervescenza nell’intero mondo cattolico. Si attendono nei prossimi giorni altri importanti nomi. Qualcuno ne dovrebbe spuntare dal gruppo dirigente della Cisl e da Demos. Questo per restare nell’ambito del capoluogo e dintorni. A Terni potrebbe partecipare alla superlista di Proietti un imprenditore molto conosciuto, mentre a Foligno la scelta verrà fatta fra gli amici più stretti di Masciotti, l’uomo che ha strappato una sorta di pareggio nell’ambito delle elezioni comunale perdendo per soli 27 voti. Qualche indicazione arriva anche da Gualdo Tadino, ma questi ultimi sono nomi da verificare.

Le anticipazioni che circolano fanno però pensare che Proietti stia lavorando per aggregare un gruppo dirigente prestigioso. La sindaca di Assisi ha scelto però una strada ben precisa: della sua lista faranno parte solo “donne e uomini nuovi”, protagonisti cioè della società civile che non hanno però mai ricoperto cariche politiche e amministrative. Un vento impetuoso di rinnovamento dovrebbe così spirare sull’intera società regionale.

Meno ricche di novità invece le candidature del Pd che sono vicine ad essere chiuse. A Perugia – come avevamo già scritto – ci saranno certamente sia Tommaso Bori che Sarah Bistocchi. Al Trasimeno invece permane un ultimo, importante dubbio. Data per sicura Simona Meloni, potrebbe esserci un secondo candidato. La zona è una delle poche dove la ventata leghista e meloniania non ha spazzato via le amministrazioni di sinistra. Inoltre, insieme a Corciano, totalizza più di 80mila abitanti. Il Pd del Trasimeno ha indicato in modo unanime due possibili candidati: Giacomo Chiodini e Christian Betti, rispettivamente ex sindaco di Magione e di Corciano. Toccherà ora al segretario Tommaso Bori scegliere, ma il primo sembra avvantaggiato.

Nell’Alta Valle del Tevere probabile conferma di Michele Bertarelli e ingresso del sindaco di San Giustino Fausto Bruschi. Per Foligno Joseph Flagiello, mentre per Spoleto dovrebbe toccare a Stefano Lisci. Per Terni ci sarà quasi sicuramente Francesco Filipponi e per Narni Francesco De Rebotti. Ci sono anche altri nomi in circolazione, ma quelli citati sono i più importanti e i più probabili. Intanto si moltiplicano le liste gauchiste: ce n’era già una di comunisti targata Marco Rizzo, ma ne potrebbe venir fuori un’altra di Potere al Popolo. Per evitare fughe di voti in questa direzione potrebbe presentarsi con Sinistra-Verdi Andrea Ferroni, attuale capo di gabinetto della sindaca di Perugia, un ex di Rifondazione convertito al campo extra large.

Nel centro moderato regna la confusione. C’è chi dà per certa la presentazione di tre liste riformiste: quella di Azione e una parte di socialisti, quella di Italia Viva con i civici di Monni più un altro pezzo di socialisti, e una terza tutta civica a cui sta lavorando il sindaco di Spoleto. Se tutti questi galli che cantano non arriveranno all’unità, non eleggeranno nessuno, con buona pace di Giacomo Leonelli che vede il traguardo come probabile. Ma Donatella Porzi, anche lei dirigente di Azione, la pensa all’opposto. Tutti i voti di questa grandinata di liste saranno comunque a vantaggio di Proietti e probabilmente regaleranno – secondo la legge regionale – un consigliere in più al Pd.

Nel centrodestra c’è un Andrea Romizi piuttosto contrariato. Innanzitutto deve assistere alla diaspora di “Progetto Perugia”: da una parte Capaccioni che va a sinistra, dall’altra Edi Cicchi che sta con “Noi Moderati”. E nel mondo cattolico che lo ha sostenuto regna l’incertezza e perfino l’inquietudine. Sempre Romizi perde poi il suo vicesindaco, Gianluca Tuteri che, anziché candidarsi in Forza Italia, finirà probabilmente nella lista Tesei. L’ex primo cittadino di Perugia ha conquistato solo Andrea Fora: magro bottino. Fratelli d’Italia marcia tranquilla con in testa Paola Agabiti, non altrettanto si può dire della Lega. Bandecchi ancora non ha deciso se fare una lista sua o infilare qualche candidato nella lista Tesei. Entro il 15 di ottobre tutti i nodi saranno sciolti. E poi a capofitto sull’ottovolante della campagna elettorale.