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Conferenza stampa programmatica: “Subito verifica dei bilanci sanitari” e spoil system

di Gabriella Mecucci

Conferenza stampa programmatica di Stefania Proietti, contornata dai rappresentanti delle liste di centrosinistra che hanno eletto almeno un consigliere. La Presidente parla di “cambiamento radicale” a partire dalla sanità e in nome della competenza. Da subito inizierà una “verifica attenta dei bilanci sanitari” e delle “prestazioni sospese”, cioè delle liste d’attesa: un’autentica operazione verità. Occhi aperti sui conti, dunque, ma anche “revisione completa dei livelli di governance”. Promesse importanti queste, ma nulla di più. Sul nome del futuro assessore alla Salute non una parola come su quelli degli altri componenti della giunta prossima ventura. C’è stata però un’assicurazione sui tempi: “L’esecutivo sarà pronto prima di Natale”.

Sul Nodo di Perugia Proietti è stata ambigua. Non ha detto un no esplicito, ma non sottoporrà la proposta specifica a Salvini. Nel corso dell’incontro, che spera di avere prima possibile col ministro, si limiterà a chiedere genericamente “risorse”. L’unica certezza è che si faranno le “rampe” verso Perugia: i fondi sono già stati stanziati. Non è molto, ma è qualcosa.

Confermato lo spoil system per tutte le cariche delle partecipate regionali. E bandi per l’assegnazione dei nuovi incarichi. Il meccanismo funzionerebbe così: attraverso il bando verrà selezionata una rosa di nomi sulla base delle competenze. Poi, l’ultima parola dovrebbe toccare alla Giunta e alla Presidente. Promesse a piene mani di “cambiamenti radicali” anche all’interno degli apparati burocratici da realizzare con decisioni rapide.

La salvezza del Trasimeno sarà una questione centrale del programma Proietti con annesso il tema della diga di Montedoglio. Per quanto riguarda l’Ast la Presidente ha detto: “Dobbiamo partire subito con l’accordo di programma. C’è la necessità di legare il polo idroelettrico del ternano alle Acciaierie”. Presto ci sarà una riunione sulla ricostruzione delle zone terremotate col commissario straordinario Castelli. Incontri verranno chiesti a ben 5 ministri e a Giorgia Meloni.

Proietti ha detto qualcosa di più rispetto alla sua prima conferenza stampa, ma non abbastanza da poter dare un giudizio attendibile. E’ chiaro che una prima valutazione dipenderà innanzitutto da un’articolazione programmatica maggiore che renda chiaro come si ritiene di realizzare “il cambiamento radicale in nome della competenza”, e chi dovrà guidare un simile cambiamento. Più esplicitamente: chi saranno i componenti della giunta e i nomi di alcuni uomini chiave  delle “partecipate”.

Prima della conferenza stampa sul programma, si era svolto a Palazzo Donini il passaggio di consegne formale. Sorprendente la scelta di far svolgere questa cerimonia istituzionale in una dimensione tutta privata. In passato era stata sempre pubblica. E la scelta appare francamente più giusta: le istituzioni infatti sono un luogo pubblico. Del resto tutti ricordano che i passaggi di consegne anche fra capi di governo avvengono sotto i riflettori, anche quando fra i due protagonisti ci sia un clima di tensione. E’ indimenticabile l’espressione incupita di Letta quando dovette consegnare la campanella a Matteo Renzi. Nonostante fosse chiaramente molto contrariato non si sognò di fare la cerimonia a porte chiuse. Proietti ha raccontato che l’incontro con Tesei è stato però “lungo e cordiale”. E ha inoltre assicurato che cercherà con impegno il dialogo con l’opposizione.