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di Giampiero Rasimelli

Si è appena concluso un campionato molto tribolato. La prima notizia è che il Perugia Calcio si è salvato, è rimasto in serie C, la condizione fondamentale per ogni progetto futuro. Era tutt’altro che scontato, come oggi riconosce anche la società. Si è agitato per diversi mesi il sogno di partecipare ai play off, ma forse era un modo per tentare di tenere alto il morale della truppa e dei tifosi, per esorcizzare il rischio reale di cadere in piena zona retrocessione. Non ce ne erano le condizioni sportive e il sogno non si è realizzato, si è sgonfiato come era ampiamente prevedibile. Prendiamo quindi quel che c’è di buono in questa stagione 1) il Perugia si è salvato, quindi ora può davvero cominciare la ricostruzione, ci si può finalmente misurare sul futuro 2) Santopadre è archiviato, quella storia è conclusa e per fortuna non tornerà, un modo di fare calcio striminzito, senza futuro, insostenibile per una società sportiva di questo prestigio, qualcosa che alla fine la città e i risultati hanno contraddetto in modo irrevocabile 3) C’è una nuova società, di proprietà argentina, lontana, con la quale non è facile dialogare, né entusiasmarsi, ma che ha 3 meriti che vanno sottolineati: ci ha salvato da Santopadre superando le beghe da cortile, ha scelto un Direttore Sportivo esperto, capace di tenere diritta la barca con esperienza e la sagacia necessaria a fare di necessità virtù, infine, ha scelto, dopo tante prove fasulle a cavallo delle 2 gestioni, un buon allenatore, Cangelosi, che, per quanto possibile, ha rimesso al giusto posto le cose di una squadra con pochi valori e ha saputo trarne il massimo, zemaniano pragmatico e realistico, ottima scelta.

Ora comincia il futuro, ha dichiarato il Direttore Meluso, “costruiremo con l’obbiettivo di conquistare in 2 anni la serie B”. Era quello che la città e i critici costruttivi come “Passaggi Magazine” volevano sentire. Si dichiara di voler imboccare l’unica strada che può consentire il rilancio di una società tanto gloriosa come il Grifo. L’unica che può motivare impegni e investimenti pubblici e privati sull’impiantistica. L’unica che può generare un flusso di risorse capace di garantire un futuro più tranquillo del recente passato e magari anche qualche ambizione. Ciò che il Grifo si merita.

“Tenendo presente la sostenibilità economica” ha aggiunto Meluso, principio sano e incontestabile, che motiva anche la scommessa nel biennio. Su questo si svilupperà l’azione della società e le scelte ci diranno della coerenza del progetto che è stato dichiarato. Siamo solo al titolo generale, ora si dovrà realizzare e valutare una seria campagna acquisti libera da ogni ostacolo e da lì capiremo il senso della sostenibilità dell’impresa che si vuol raggiungere. Una cosa non semplice, che certamente dovrà essere seguita passo a passo per comprenderla in tutta la sua dinamica e valutarne la validità.

Ma intanto godiamoci questo piacere di sentirsi almeno un po’ fuori dall’incubo, di sentire quella sensazione che riapre all’ambizione per una cosa che è cara a tutta la città. Di questo dobbiamo sicuramente ringraziare la società che è nata in questo anno tribolato e gli interpreti che l’anno gestita tra mille difficoltà. I tifosi e la città hanno generosamente sostenuto questo sforzo e ora può finalmente cominciare la costruzione di quel rapporto di fiducia che è necessario e determinante per ogni sfida vincente nel business sportivo. La serie C è un ambiente difficile e c’è bisogno di questa fiducia che ora si può costruire con un dialogo forte, sincero e senza trucchi. Questi mesi ci dicono che una possibilità c’è e che dobbiamo percorrerla per ricostruire l’ambizione del Perugia Calcio. Un impegno reciproco tra Società, tifosi e città, quello che da tanti anni non si registra più. 

Ci aspettiamo molto Presidente Faroni, non troppo, ma tutto quello che sarà possibile fare con un minimo di ambizione, ciò che è l’alimento dei sogni ma anche del vivere con dignità una cosa importante per un’intera collettività. “Passaggi Magazine” sosterrà in ogni modo questo reciproco impegno e vigilerà sulla coerenza e sulla sostenibilità dei progetti che prenderanno corpo, cercando di contribuire a comprenderli e a spiegarli, una condizione fondamentale per cementare la fiducia e tradurla in generosità ed entusiasmo, senza voli pindarici, ma con affidabilità e coerenza da parte di tutti.