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Sanità: conferenza stampa di Proietti. Quanto pagheremo in più e cosa accadrebbe col commissariamento: tutte le tabelle

di Gabriella Mecucci

La manovra fiscale era indispensabile e andava fatta in fretta, altrimenti il commissariamento sarebbe stato certo, con tutti i danni che questo comporta. La regione però sta lavorando a rendere più efficiente, più qualificata  e meno costosa la sanità regionale, se ci riuscirà potremo ridurre le tasse che oggi chiediamo in più ai cittadini”. Sono queste le dichiarazioni più importanti della conferenza stampa fiume di Stefania Proietti che ha finalmente spiegato in dettaglio il perché del prelievo fiscale e la sua entità divisa per fasce di reddito (vedere le tabelle che pubblichiamo al termine dell’articolo). Una ricostruzione quella di Proietti precisa che la Presidente ha definito “operazione verità 2.0” e che lascia aperta solo una domanda: perché non è stata fatta prima, evitando che dilagassero polemiche, inesattezze e gesti plateali?

Il buco. Le parole di Proietti sull’argomento. “Il disavanzo è di 90mlioni. Pochi conoscono il bilancio regionale e non sanno quindi che non ci sono poste sufficienti per ripianarlo, a meno che non ci condanniamo alla paralisi. Il rientro soft non è possibile. Per prendere i fondi europei, la Regione deve mettere il 18 per cento, se spostiamo i pochi soldi che abbiamo per riempire una parte del buco della sanità, non ce ne sono più a sufficienza per sbloccare il pacchetto di risorse proveniente da Bruxelles. Questo è solo un esempio – ha  concluso Proietti – e ne potrei portare altri. Ho deciso di fare una manovra salva Umbria, che ridia vitalità alla regione”.  Infine una battuta garbatamente polemica: “Quelli che occupano il Consiglio regionale sono gli stessi che hanno fatto il buco di 90 milioni”.

La fretta. Le parole di Proietti sull’argomentoAppena entrata in funzione, la nuova giunta ha capito che nella sanità c’era un corposo buco. I dirigenti regionali si sono messi al lavoro per definire i numeri con precisione. Le quattro Asl al 31 dicembre 2024 accusavano 243milioni di deficit, la Regione aveva 153milioni nelle sue mani. La differenza fa 90milioni. Abbiamo chiesto ad un ente terzo di certificare il disavanzo che abbiamo trovato e il report di Kpmg ha confermato i numeri. La correzione del disavanzo deve essere fatta entro il 15 aprile, altrimenti scatta il commissariamento”. Anche qui garbata polemica: “Quelli che occupano il Consiglio regionale sono gli stessi che hanno messo in finanziaria come termine ultimo per intervenire il 15 aprile. Per quel giorno la manovra fiscale correttiva deve essere già approvata dal Consiglio regionale. Da qui la fretta. Tanta fretta

Commissariamento e soldi da pagare. Le parole di Proietti sull’argomento. “Se non facciamo noi l’aumento delle tasse entro il 15 aprile, scatterà il commissariamento. E succederanno le seguenti cose: tutte le fasce sociali verranno colpite con le aliquote più alte, non sarà più possibile alcuna assunzione, non si potranno costruire nuove strutture né acquisire nuovi macchinari a meno che non vengano considerati del tutto indispensabili”.

Basta guardare la tabella che pubblichiamo per vedere che col commissariamento sarebbero colpiti anche i redditi inferiori ai 15mila euro. Il prelievo sarebbe più alto anche per tutti i ceti medi, andrebbe meno peggio solo ai più ricchi. Con la manovra prevista dalla Regione i meno abbienti non pagano nulla e anche i ceti medi ci guadagnano. Su di loro però peserà comunque più del 60 per cento della stangata, il resto toccherà a chi ha un reddito superiore ai 50mila euro.

Le tasse in futuro caleranno. Le parole di Proietti aprono ad una correzione al ribasso della manovra da fare in futuro. “Stiamo lavorando a ridurre le spese, a rendere più efficiente e meno costosa l’intera organizzazione sanitaria. Al primo punto del nostro intervento c’è il taglio delle liste d’attesa e la riduzione dell’emigrazione in altre regioni dei pazienti umbri. Ogni anno valuteremo i tagli  dei costi che saremo riusciti a fare e parallelamente taglieremo le tasse che oggi siamo costretti ad aumentare”. Qualcuno pensa di limare le nuove tasse ancor prima di approvare la manovra, visto che sin qui il provvedimento è stato solo “preadottato”  La dottoressa Daniela Donetti, nuova direttora generale della Salute e del Welfare regionale, ha parlato di “working in progress” dei possibili tagli, il cui valore non è valutabile ora ma che sarà “significativo”. E ha concluso con un rassicurante: “Sono di Parma, da 20 anni vivo in Umbria. Voglio costruire una sanità che funzioni bene da tutti i punti di vista”.