di Gabriella Mecucci
Prima era solo un sospetto, ma ora, corroborata da numerosi indizi, sta divenendo un’ipotesi politica attendibile: il centrodestra umbro si sta incartando. Dopo che a Donatella Tesei non è riuscito il rimpasto, Lega e Fratelli d’Italia sono diventati molto diffidenti l’uno dell’altro. Decidere un candidato unitario per Terni è ora impresa più che mai complicata. E, anche se alla fine ce la facessero, avrebbero dato vita ad uno spettacolo certo poco esaltante. I due partiti si trovano in una posizione molto scomoda. La Lega potrebbe essere costretta a rinunciare sia al Presidente della Regione che al sindaco della seconda città dell’Umbria. Sarebbe un insuccesso clamoroso ed è quindi del tutto comprensibile che serri le fila e non voglia sentir parlare di rinunciare alla candidatura Latini. Il sindaco uscente però è molto debole (anche un pezzo del suo partito gli ha voltato le spalle) ed ha buon gioco Fratelli d’Italia a farlo notare, mentre cerca di piazzare ai vertici della coalizione un proprio uomo, Orlando Masselli. Del resto, Fdl ha preso in Umbria e in particolare a Terni – nelle recenti politiche – percentuali ben più alte della Lega. Il tentativo di far scendere in campo Paola Agabiti, super alleata di Tesei e “civica di centrodestra”, è fallito a causa del di lei secco no.
La faccenda è diventata così esplosiva. E’ possibile che Lega e Fratelli d’Italia – mentre Forza Italia nicchia – si spacchino e vadano ciascuno con un proprio candidato al primo turno? Pioverebbe sul bagnato. Andrebbero infatti alle elezioni con questa fotografia di fine sindacatura: divisi sino allo scontro, con un pezzo di maggioranza che ha sfiduciato il primo cittadino. E la linea di cesura non è solo fra i due partiti, ma anche all’interno dei partiti. Insomma, un caos. Probabilmente si tenterà di scongiurare un simile esisto e si fatà tutto il possibile per arrivare ad una qualche intesa, ma il tutto contro tutti non è impossibile. Tesei, sconfitta sul rimpasto, ha cercato di rilanciarsi convocando un vertice per il 10 marzo, sperando di diventare l’artefice dell’accordo fra i contendenti. Non resta che attendere qualche giorno per capire come si concluderà il braccio di ferro e che ruolo avrà avuto la Presidente della Regione.
Il caos nel centrodestra dovrebbe mettere le ali al centrosinistra e farlo sperare in una per la verità improbabile vittoria. Ma non è così. Il Pd a Terni sin qui ha taciuto, Azione dovrebbe essere già acquisita all’alleanza di centrosinistra, ma i pentastellati hanno indicato con una certa fretta il loro candidato: si tratta di Claudio Fiorelli, nemmeno lontano parente del celebre e combattivo dirigente socialista, presidente del primo Consiglio regionale dell’Umbria. Che succederà? Anche qui, entro qualche giorno lo sapremo: le prime risposte già da domani. C’è chi si lancia a prevedere che la nuova segretaria favorirà un accordo con i 5stelle accettando come candidato comune Fiorelli. Altri sostengono che questo non accadrà mai. Tutto è possibile, dicono i più. Insomma, una Babele. Intanto da Perugia arriva la notizia che Andrea Fora è entrato nella direzione di Italia Viva. Una decisione che potrebbe pesare nelle trattative interne al centrosinistra?