Salta al contenuto principale

di Gabriella Mecucci

A partire dal 2023 sino al 2026 ci saranno ben quattro centenari francescani: il primo riguarda il presepe di Greggio, il secondo le stimmate, il terzo il Cantico delle creature e il quarto la morte del santo. La sindaca di Assisi Stefania Proietti racconta come si articolerà questo quadriennio speciale per la sua città: «Una serie incalzante di iniziative per il ricordare il santo, la sua testimonianza cristiana, la grande cultura che ha generato. Il suo messaggio, a distanza di 800 anni, ha ancora la forza di parlare al mondo intero, la capacità di comunicare con tutti, di stare dentro la modernità con temi quali l’ambiente e la pace».

A maggio mega rassegna alla National Gallery
Proietti ricorda che «il 6 maggio aprirà alla National Gallery di Londra una mega mostra su Francesco e il grande museo organizzerà un appuntamento dedicato ad Assisi». La cittadina umbra sbarcherà sulle rive del Tamigi, rappresentata da una delegazione guidata dalla sindaca. In preparazione dell’ appuntamento londinese sono arrivati in Italia ben venti giornalisti britannici per visitare i luoghi francescani. La mostra esporrà centinaia di opere: ritratti, quadri che raccontano la storia di Francesco e di Chiara, oggetti vari. Assisi e l’Italia hanno collaborato con importanti prestiti. Si apre così la sequenza di iniziative dei quattro centenari, anche se la rassegna londinese in realtà è stata decisa e organizzata in totale autonomia dalla National Gallery, diretta dall’italiano Gabriele Finaldi. A proposito di rapporti col mondo, c’è anche quello con San Francisco e con Los Angeles: 12 frati francescani spagnoli, approdarono in quei lidi alla fine del diciassettesimo secolo e vi fondarono “la nuova Santa Maria degli Angeli”, Los Angeles, appunto

La Ferrari finanzia il restauro Cimabue (200mila euro)
C’è poi un secondo straordinario appuntamento di cui Proietti ci parla: «Si tratta – racconta- del restauro della Maestà di Cimabue, lo splendido affresco che contiene anche un ritratto di San Francesco e che si trova nella Basilica inferiore. L’intervento viene finanziato dalla Ferrari». I fondi stanziati dalla casa di Maranello raggiungono quota 200mila euro. «E poi ci sono gli interventi nella Cappella di San Martino, affrescata da Simone Martini e prima ancora le vele di Giotto. Per il centenario la Basilica di San Francesco sarà tornata dunque all’antico splendore».
La mostra della National e i restauri, quelli già finiti e quelli da cominciare, sono i due doni più belli che verranno fatti alla memoria del santo. Ma c’è molto altro ancora. Per le iniziative delle celebrazioni sono già stanziati ben 4,5 milioni di euro con una legge nazionale, ultimo atto del governo Draghi. Proietti spiega: «Questi finanziamenti verranno gestiti da un comitato di 20 membri: un organismo nominato dal ministero, allo stesso modo di quello che sta amministrando le risorse per il centenario di Perugino. Presto ne conosceremo i membri e il Presidente. Sicuramente ne farà parte il sindaco di Assisi. C’è inoltre un comitato ecclesiale e uno locale».

Il Cantico: la lingua italiana nata ad Assisi
I nuovi studi sul Cantico, la sua valorizzazione e la digitalizzazione delle pergamene sarà uno degli appuntamenti caratterizzanti del biennio 2025 – 2026. Il primo dei due anni riguarda la ricorrenza della scrittura di quel meraviglioso inno al Creatore e al Creato. «È l’atto fondativo della lingua italiana», dice Proietti. »Un evento quindi di straordinaria rilevanza per la storia e l’identità nazionale. Proprio per questo non potevamo non candidare la nostra città a capitale della cultura italiana del 2025». E ancora: «Assisi conserva la prima stesura del Cantico (Codice 338) e la scrittura autografa di San Francesco, entrambe contenute nel Fondo antico comunale, dotato di magnifici volumi e pergamene». Nel 2025 inoltre ricorre il decennale della “Laudato sì”, l’enciclica sull’ambiente di papa Francesco, ispirata dal santo di Assisi E, sempre nel medesimo anno, si terrà il Giubileo. Assisi sarà insomma una piccola capitale universale.

La Torre, la Rocca, le Mura, i cammini
Molti monumenti sono già stati restaurati e altri verranno terminati . La sindaca fa un lungo elenco: « È stata già riaperta la Torre del popolo, quella ritratta da Giotto nella Basilica Superiore. E risistemate la Rocca Maggiore, le Mura urbiche, il Foro Romano. Valorizzeremo poi ancora di più l’Eremo delle Carceri, e creeremo molte nuove strutture e servizi». La sindaca tiene in particolare ai cammini francescani che stanno avendo un grande successo e che sono gemellati con Santiago di Compostela. «In particolare – dice – voglio ricordare l’apertura del primo ostello dell’accoglienza per i camminatori, gestito da un’associazione di volontari. Qui si può dormire gratis: non si ricevono pagamenti ma solo donazioni. Per il momento ci sono solo sei letti, ma sono sempre pieni e in due mesi vi hanno alloggiato duecento persone». Nel 2023, insieme a Greggio, saranno organizzate numerose iniziative che riguardano il significato, il valore, la storia del presepe, mentre nel 2024 – ricorrenza delle stimmate – verrà messa al centro la tematica dell’attenzione alla sofferenza. Con questa intensa attività si intrecciano i temi della candidature di Assisi a capitale italiana della cultura per il 2025. Sotto il titolo di “Creatori e creature”, ci saranno tutti l soggetti del Cantico: Frate sole, energie alternative; Sora acqua, tutte le questioni ad essa connesse, a partire dallo stato di salute degli oceani; frate foco, arte, scienza, tecnologia; madre terra, il pianeta, l’ecologia integrale; perdono come cura, dialogo, attenzione alla sofferenza; sora morte, pensiero filosofia, fede. Sarà una lunga immersione nella cultura francescana che tanto ha dato all’Italia e al mondo. «Mi emoziona e commuove – dice Proietti – affrontare insieme alla città e alle comunità francescane queste grandi questioni. Cercheremo di farlo come indicava Francesco: “Siate graziosi e sorridenti”».