di Porzia Corradi
Nei primi 20-30 giorni dell’anno saranno definiti i confini dell’alleanza di Centrosinistra e su questa base verrà scelto il candidato sindaco. Di recente è spuntato un nuovo nome che potrebbe gareggiare per la carica di primo cittadino: si tratta di Luca Ferrucci, brillante professore di economia dell’Università di Perugia. Ottimo studioso, vicino al mondo cattolico, con una storia orientata a sinistra, ha già ricoperto alcuni ruoli amministrativi come quello di Presidente dell’Adisu ed è autore di molti saggi che riguardano l’Italia e l’Umbria. In particolare ha pubblicato di recente, insieme ad altri ricercatori, un volume sulla sanità regionale ricco di dati e di analisi. Resta però in corsa, e lo sta facendo con uno stile pacato e elegante, Paolo Belardi, urbanista, anche lui docente universitario. I due professori sembrano avvantaggiati sugli altri nomi che pure continuano a circolare: quello di Serse Cosmi che però ha declinato più di una volta l’invito, ma che assicura di “voler dare una mano”, e quello della pentastellata Francesca Tizi. Ma non è detto che non ci siano novità dell’ultimo momento. L’intera vicenda delle candidature a Palazzo dei Priori ci ha abituato ai colpi di scena.
Al vertice prenatalizio del Centrosinistra hanno partecipato il Pd, i Cinquestelle, l’arcipelago della sinistra-sinistra, i CiviciX che hanno sconfessato Fora, e quelli di “Prove d’orchestra”. Tutti insieme hanno incaricato Sauro Cristofani, segretario comunale dei democratici, di cercare una “interlocuzione” con “Progetto Perugia” e “Lista Blu”. Non c’era invece Azione, ma non vuol dire che non ci sarà. Anzi, Leonelli ha già detto che farà una scelta diversa da quella di Italia viva che si è ufficialmente schierata con Margherita Scoccia. Per la verità in questo partito stanno aumentando i contrari a tale orientamento e in parecchi potrebbero schierarsi col centrosinistra. Massimo Monni, anche lui centrista, sembra seriamente intenzionato a gareggiare per il posto di primo cittadino, ma ancora non c’è niente di ufficiale.
Quanto a “Progetto Perugia” – le cui decisioni sono particolarmente rilevanti perché ha avuto in passato un grosso successo elettorale (15%) – ha rotto con il centrodestra, ma non si sa ancora cosa faranno i suoi assessori. Varasano e Numerini sono orientati ad abbandonare i vecchi amici per sostenere Margherita Scoccia, mentre prosegue il thrilling Edi Cicchi: seguirà Andrea Romizi o resterà con gli amici di “Progetto Perugia”? E questa lista aprirà al dialogo col centrosinistra o si presenterà da sola? Ecco gli ultimi nodi che dovrebbero essere sciolti in gennaio.
Le due coalizioni stanno percorrendo strade diverse per individuare il loro candidato. Il Centrodestra lo ha indicato prima di aver completamente definito la coalizione e il programma di governo della città. Fratelli d’Italia aveva l’assoluta necessità di piazzare sullo scranno più alto di Palazzo dei Priori un suo esponente per un riequilibrio di potere: pur essendo infatti il partito più votato del centrodestra, occupa in Umbria meno poltrone di Lega e Forza Italia. Il Centrosinistra è partito invece dalla coalizione e ha indicato come priorità politica quello di allargarne i confini, altrimenti non avrebbe possibilità di vittoria. Solo dopo indicherà il candidato: questo non impedisce naturalmente che circolino i nomi possibili. E sono parecchi I percorsi sono entrambi legittimi e solo i risultati elettorali ci diranno quali dei due avrà funzionato meglio.