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di Porzia Corradi

Finita la maratona del centrodestra per individuare il candidato sindaco a Palazzo dei Priori, è ora iniziata quella del centrosinistra. Nella riunione notturna di giovedì – dopo tanti sotterranei contatti – c’erano un po’ tutti: dal Pd ai Cinquestelle, sino alla sinistra-sinistra al gran completo. E una parte dei CiviciX, quelli cioè che hanno mollato Andrea Fora dopo la sua capriola in direzione Romizi, nonché altri gruppi indipendenti dai partiti che si sono recentemente formati quali “Prove d’orchestra”.
I presenti hanno preso la decisione di allargare l’alleanza guardando al centro. L’incaricato dell’operazione è il segretario comunale del Pd Sauro Cristofani che dovrebbe cercare una “interlocuzione – questa la parola che va ora di moda – con forze civiche moderate”. Espressioni paludate che nessuno vuole tradurre, ma che probabilmente vogliono dire l’apertura di un dialogo con la lista “Blu” e con “Progetto Perugia”. Quest’ultimo gruppo ha rotto col centrodestra. Per la verità due loro assessori (Varasano e Numerini) resteranno con Romizi, mentre Edi Cicchi non ha ancora preso una decisione definitiva. Il corpo dei militanti più attivi però, compreso il titolare del marchio “Progetto Perugia” hanno scelto di mollare il sindaco uscente del quale avevano determinato la vittoria. Presenteranno – questa l’ipotesi più accreditata – un loro candidato sindaco. Un orientamento che sembra trovare un importante consenso nel mondo cattolico moderato.
A partire da dopo Natale e soprattutto nel mese di gennaio, Sauro Cristofani dovrà cercare di “interloquire” con le due liste suddette. E parallelamente avrà incontri anche con l’altro pezzo delle forze moderate che si muovono fuori dalla coalizione: Azione e l’alleanza che si sta formando intorno a Massimo Monni. Italia Viva ha invece scelto di presentarsi col centrodestra, ma sembra però che parecchi esponenti renziani avrebbero manifestato forti dissensi e preferirebbero guardare a sinistra.
Solo alla fine di gennaio – dopo una serie di abboccamenti e trattative – verranno definiti i confini precisi della coalizione di centrosinistra con tanto di programma e verrà individuato il nome del candidato sindaco – una quarantina di giorni dopo rispetto alla destra che ha ufficializzato quello di Margherita Scoccia (Fratelli d’Italia) in dicembre. Quanto alla Regione è probabile che la scelta cada di nuovo su Tesei, ma molto dipenderà dalla percentuale che raggiungerà a Perugia la lista Romizi. Se dovesse andare molto bene, allora potrebbe toccare a lui la candidatura.
Il centrosinistra è stato di recente più volte criticato per lo stato di inerzia politica in cui versava, mentre la data delle amministrative si avvicinava e mentre i suoi avversari marciavano più speditamente. Sembra invece – almeno a giudicare dal vertice di giovedì – che silenzi e lentezze siano dovuti al tentativo di portare avanti una strategia ben precisa: quella cioè di costruire un’alleanza al cui interno ci sia una presenza importante del mondo moderato. E non si può non riconoscere che alcune premesse per condurla in porto ci siano. Riuscirà Sauro Cristofani a portarla a termine? La domanda è d’obbligo e per il momento non ha risposte. Il vertice di giovedì ha deciso che il tentativo si può e si deve fare. E ne ha decretato l’inizio.