di Gabriella Mecucci
Foto di ©Fabrizio Troccoli
Massimiliano Marianelli è il nuovo Rettore dell’Università di Perugia con ben 727 consensi. Ai suoi 405 del primo turno si sono sommati quelli di Gammaitoni, il cui elettorato ha rispettato l’indicazione di voto, dopo l’intesa siglata dai due candidati. Daniele Porena ha retto bene, ma ha preso comunque meno della metà delle preferenze: 326.
UNIVERSITA’, ECCO PERCHé GAMMAITONI APPOGGIA MARIANELLI
Chi sono, a spoglio finito, i vincitori di questa sfida? Certamente lo è Marianelli, e insieme a lui, Maurizio Oliviero che ha portato alla vittoria un suo uomo. Il Rettore uscente è stato determinante nello scegliere il successore contribuendo non poco a farlo votare. E’ riuscito a spostare su di lui sin dal primo turno la larghissima maggioranza dei voti degli studenti dell’Udu e dei dipendenti aderenti alla Cgil, operazione nella quale è stato aiutato dal Pd. Gli amministratori di centrosinistra si sono tenuti lontani dalla contesa, ma certamente sia a Palazzo Donini che a Palazzo dei Priori, Marianelli ha avuto più di un tifoso e di una tifosa.
Maurizio Oliviero manterrà dunque una forte presa su Palazzo Murena. Tanto è vero che all’interno del centrosinistra c’è chi ha parlato del successo dell’asse Marianelli – Gammaitoni – Oliviero. I tre sono tutti simpatizzanti di questo schieramento politico che consolida dunque il proprio potere nell’ateneo perugino. Attenzione però, il gruppo non è omogeneo: Luca Gammaitoni infatti non aveva lesinato critiche nel corso della campagna elettorale alla gestione di Maurizio Oliviero e vorrà portare un vento nuovo all’interno dell’Università. Ne avrà la forza ? Il comunicato, che spiegava l’intesa fra lui e Marianelli in vista del ballottaggio, annunciava che i due si muoveranno con rispetto, spirito di collaborazione e con una profonda “volontà di ascolto”. Frasi che fanno pensare ad un atteggiamento che non sarà di rottura col passato e forse nemmeno con gli sconfitti. Questo non vuol dire necessariamente che non ci saranno novità, ma che i passi saranno felpati. Se Gammaitoni farà parte della schiera dei vincitori o di quella dei perdenti ce lo dirà solo il tempo. Secondo l’intesa siglata, dovrebbe essergli affidata qualche importante competenza che gli consentirebbe di contare nel governo dell’ateneo, anche se il Rettore è una sorta di Monarca e non c’è molto spazio per gli altri. Il risultato finale però del secondo turno ha segnato un successo molto ampio di Marianelli, reso possibile dai voti portati dall’alleato. E questo avrà riflessi significativi.
Sicuramente Gammaitoni avrà la delega – come da accordi – alla facoltà di Medicina. Troverà una situazione difficile: molte infatti sono le critiche sulla gestione di Vincenzo Talesa, direttore del dipartimento. Quindi il cambiamento dovrebbe partire da qui. Le scelte di Medicina sono molto importanti non solo per il buon funzionamento della facoltà, ma anche, per quello dell’intera sanità regionale. Una delle questioni da affrontare, dopo l’elezione a Palazzo Murena, sarà la convenzione fra Università e Regione in materia sanitaria che nei sei anni precedenti non è stata fatta. Se Gammaitoni riuscirà ad influenzare il governo dell’ateneo in questo campo, non sarà un perdente, nonostante non sia arrivato al ballottaggio.
Marianelli dovrà decidere rapidamente chi diventerà Prorettore: forse lo stesso Gammaitoni? E poi ci saranno da assegnare le altre deleghe. Fra queste la più ambita è quella alla Ricerca scientifica e all’Intelligenza Artificiale – la designazione avverrà sulla base di “decisioni condivise”.
La schiera dei perdenti si apre con Daniele Porena che era partito col vento in poppa. C’è poi la facoltà di Ingegneria che, pur avendo a disposizione molti voti, in questa tornata elettorale non ha contato nulla. Sconfitto anche il centrodestra che appoggiava Porena e che sperava di aggiudicarsi questa partita, dopo aver perso quelle al Comune di Perugia e alla Regione. Sic Transit gloria mundi.