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Abbiamo volentieri ospitato una serie di interventi sul Nodo di Perugia. Con questo articolo intendiamo chiudere l’interessante dibattito.

COSA DICE CIUFFINI SUL NODO

L’INTERVENTO DELL’INGEGNERE SEVERI

LA REPLICA DI CIUFFINI A SEVERI

ECCO TUTTI I GRAVI ERRORI DI CHI OSTEGGIA NODO E NODINO

di Luigi Fressoia*

Approfitto dell’ospitalità di Passaggi per intervenire sul dialogo tra gli ingegneri Severi e Ciuffini in merito al Nodo/Nodino.
Voglio premettere che porto la massima considerazione e riconoscenza verso l’ing Fabio Ciuffini poichè molto del poco che so in materia urbanistica e trasporti l’ho imparato da lui alla fine degli anni ‘70 e ne ricordo le felici intuizioni da amministratore appassionato, i cva, il parco di Lacugnano, le scale mobili, l’acquedotto…
Questa stima non mi impedisce di rilevare una contraddizione: l’autore del documento europeo “Città senz’auto”, oggi, per il traffico della città di Perugia propone solo opere automobilistiche.
D’accordo sulla priorità del raddoppio di corsia presso la rampa del Raccordo a Ponte San Giovanni. Però subito dopo procederei con azioni non automobilistiche bensì capaci di affrontare due componenti primarie del traffico: i pendolari e le merci.
Non c’è dubbio che il blocco di traffico a Ponte San Giovanni, avvenendo ogni giorno ad orari regolari, è causato da flussi pendolari, cioè impiegati, studenti, dipendenti, che hanno orari precisi di ingresso ed uscita dalla città. Ma in tutta Europa il pendolarismo è risolto in larga parte tramite validi sistemi di trasporto pubblico, e non serve dilungarsi.
La città ormai conosce la proposta TramTreno ovvero di metropolitana regionale di superficie sulle ferrovie esistenti, idea peraltro recepita dal prg di Perugia proprio quando l’ing Ciuffini fu assessore all’urbanistica.
Solo automobile, invece, significa condannare le famiglie ai costi di un’auto a testa, improponibile per molte.
E le merci: le autostrade italiane compresa la A1 sono ormai delle camionabili, follia dell’unica nazione europea che negli ultimi vent’anni ha bolito di fatto il trasporto merci su rotaia. Tutti sanno che gran parte del traffico e sua pericolosità sulle superstrade perugine è dovuto alla presenza abnorme e patologica di camion.
E giova notare che sia la metropolitana sia spostamento merci di rotaia sono fattibili in tempi ben minori del Nodino, per non parlare del Nodo, privo di ogni senso logico. E costi nettamente inferiori.
Ecco dunque che agendo su pendolari e merci, il solo raddoppio di corsia sulla rampa di Ponte San Giovanni molto probabilmente sarebbe sufficiente.

*Italia Nostra Perugia