di Gabriella Mecucci
Franco Buitoni era un uomo mite e raffinato con una grande passione per la musica. Ed è a lui, e prima ancora a sua madre, che Perugia deve la possibilità di ascoltare i più grandi musicisti del mondo. In principio furono gli Amici della Musica a promuoverli, poi nacque anche la Fondazione musica classica che ampliò il campo di intervento. E’ stata un’attività intensa che oltre a puntare sulla qualità, si è anche concentrata sulla formazione di un pubblico “alfabetizzato”, in grado di sceglierla e di apprezzarla. Di questo lavoro sotto traccia, che si svolge a riflettori spenti, sono stati protagonisti per oltre venti anni due musicisti: Simone Frondini (oboe) e Leonardo Ramadori (percussioni). Ieri hanno ricevuto il premio Franco Buitoni (20mila sterline) da parte del Borletti-Buitoni Trust. A consegnarglielo è stata Ilaria Borletti Buitoni nella Sala Rossa di Palazzo dei Priori. Erano presenti anche la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi e Anna Calabro, presidente della Fondazione Musica Classica nell’ambito della quale i due premiati hanno operato con passione ed efficienza.
I risultati del progetto “Musica per crescere” parlano chiaro: in due decenni sono stati organizzati su tutto il territorio (dalle scuole, agli ospedali, alle carceri) 550 concerti con oltre 140mila spettatori, coinvolti 70 musicisti umbri e 20 artisti sotto i 25 anni. Una promozione straordinaria che s’inquadra nelle molteplici attività della Fondazione. Anna Calabro ha fatto parlare i numeri. Saranno aridi, ma dicono della passione e delle capacità di questa storica istituzione culturale di Perugia. Dal 1946 a oggi gli Amici della Musica hanno organizzato ben 2823 concerti con oltre 330mila presenze. La Sagra musicale ha raggiunto quota 1375 concerti con più di 68mila presenze. La quantità è notevole, ma non a scapito della qualità grazie alla quale il capoluogo umbro e la Fondazione godono di una solida fama internazionale. E infine c’è l’operato del progetto “Musica come dono” che coinvolge oltre 100 musicisti, 4000 persone, 15 associazioni del Terzo settore realizzando più di 100 concerti e 20 programmi specifici.
L’ “alfabetizzazione di massa” fu sin dall’inizio fortemente voluta da Franco Buitoni. Ma l’intera famiglia ha parecchi meriti, a partire da quelli storici della matriarca Alba che porto gli “Amici della Musica” ad essere la terza filarmonica italiana. E in tempi più recenti c’è stato l’impegno di Ilaria Borletti Buitoni che, insieme al marito Franco, fondò nel 2003 il Borletti-Buitoni Trust con sede a Londra e con l’obiettivo di sostenere anche economicamente giovani musicisti di talento. Questa forma di mecenatismo ha portato ad organizzare, oltre al premio consegnato ai due musicisti perugini, altri importanti momenti formativi, nonchè straordinari concerti sia a Londra che a Perugia.
Alla consegna dei premi la sindaca Vittoria Ferdinandi ha ringraziato sia Ilaria che Anna del grande “regalo” che fanno alla città proseguendo con passione l’impegno che fu di Franco.