di G. Mecucci
Una stagione piena di “prime” nazionali e condita anche di autentiche ”chicche”, quella del Cucinelli 2025-26. E’ il caso di “Delitto e Castigo” nell’adattamento teatrale che fu fatto venti anni fa dal grande Glauco Mauri e che oggi ritorna con la regia di Andrea Baracco. Lo spettacolo debutta a Solomeo il 22 novembre. Il romanzo di Dostoevskij è una delle opere più straordinarie mai scritte e Baracco ha già lavorato per ben due volte per il Teatro Stabile dell’Umbria mettendo in scena due riduzioni di successo: “Il maestro e Margherita” e “Guerra e pace”. “Delitto e castigo” sarà dunque il terzo grande capolavoro della letteratura russa su cui Baracco lavora .
La seconda importante prima è quella che vedrà a Solomeo “Republic of Love” di Laurie Anderson, grande musicista, scrittrice e performer statunitense. Si tratta di un evento raro e originale che guarda il mondo in cui viviamo – in cui si erigono muri e in cui si cerca di limitare la libertà – con la lente dell’amore. Un invito a sognare un futuro non fondato sulla velocità, sull’efficienza e sull’accumulo, ma su nuove modalità dell’essere e del convivere.
Terza prima è quella di Lu Santo Jullare Francesco di Dario Fo e Franca Rame con Matthias Martelli, considerato l’erede del premio Nobel di cui nel 2026 ricorre il centenario della nascita. Lo spettacolo chiuderà il 22 e il 23 maggio la stagione del Cucinelli con questo omaggio a uno dei più grandi uomini di teatro che l’Italia abbia avuto che coltivò uno straordinario rapporto con l’Umbria.
Accanto a questi tre capisaldi ci sono chicche come la riduzione teatrale di “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’ agosto” con Euridice Axen e Giuseppe Zeno nei ruoli che nel film della Wermuller venivano interpretati da Mariangela Melato e Giancarlo Giannini. La stagione si aprirà il 31 ottobre con una seconda chicca: il monologo di Toni Servillo sull’importanza della cultura greca dal titolo “Il fuoco sapiente”.
Accanto a questi titoli di grande rilevanza ci saranno molti altri importanti spettacoli. Una stagione tutta da vedere di cui il direttore dello Stabile Nino Marino ringrazia la Fondazione Federica e Brunello Cucinelli che ogni anno consente un cartellone di grande qualità che fa del Teatro di Solomeo uno dei luoghi di altissimo livello nel panorama nazionale e internazionale. Indimenticabili le prime di Peter Brook e quelle di importanti produzioni francesi. La stagione 2025-26 non è da meno: una delle più belle della direzione Marino.