Caccia ai candidati eccellenti: cattolici protagonisti. Il duo Proietti-Ferdinandi.
di Gabriella Mecucci
Il primo bagno di folla è stato quello per Stefania Proietti. Il Lyrick era strapieno: il popolo del centrosinistra è apparso composito ed entusiasticamente unito nel sostenerla. Ormai la sfida è aperta. Finalmente Tesei si è decisa anche a fissare la data delle elezioni: sarà il 17 e il 18 novembre, come quella dell’Emilia Romagna. I temi centrali della campagna elettorale individuati: sanità, ambiente, infrastrutture. Il programma verrà scritto insieme agli elettori e presentato dopochè si sarà esaurita la fase partecipativa di. L’alleanza più stretta di Proietti sembra essere quella con la sindaca di Perugia che ha avuto un ruolo di prima attrice al Lyrick. Le due sembrano rappresentare il nucleo iniziale del futuro gruppo dirigente del centrosinistra che finalmente inizia ad esistere.
Tanta gente dunque nel mega teatro di Assisi e fra più di mille volti, alcune presenze da segnalare: da Marco Tarquinio a Marina Sereni,dai parlamentari europei Ricci e Laureti alla infinita teoria di sindaci. E poi ci sono intellettuali e imprenditori. Nascosto fra la folla, spunta anche Giuseppe Capaccioni. Il presidente della cooperativa Genesi che gestisce i beni culturali della Curia è qui solo per curiosità oppure c’è di più? Di lui si era già parlato come possibile candidato sindaco del centrosinistra, ma poi non se ne fece niente. Ora questa presenza al Liryck.
Le informazionì certe finiscono qui, ma la lista della cattolica Proietti sarà ricca di esponenti provenienti da quel mondo di cui Giuseppe Capaccioni è un importante esponente. I nomi sin qui non sono trapelati, l’entourage della sindaca di Assisi è impenetrabile. All’esterno però qualche ipotesi verosimile comincia a circolare: c’è chi parla di Mauro Masciotti che ha mancato per 27 voti la vittoria a Foligno. E qualcosa si sta muovendo anche a Terni sempre in ambito cattolico. Ancora però solo ipotesi e poco più che rumors. Oltre alla lista Proietti è molto probabile che ce ne siano altre due di stampo moderato-riformista: una con il gruppone di Italia Viva, civici vari, socialisti, radicali ed
altri, con dentro alcuni campioni di preferenze come Luciano Bacchetta, ex sindaco di Città di Castello, e della consigliera regionale Donatella Porzi; ed una di Azione e possibili alleati. Il rischio concreto è che né l’una né l’altra riescano ad eleggere, ma sembra sempre più difficile raggiungere l’unità anche se solo così probabilmente porterebbero un loro esponente a Palazzo Cesaroni.
Vicino al traguardo il Pd. A Perugia i democratici presenterebbero Tommaso Bori e Sarah Bistocchi, mentre al lago Trasimeno ci sarebbe la sicura conferma di Simona Meloni, ma non è detto che non siano due i candidati della zona, anche perché qui la larga maggioranza dei Comuni sono rimasti in mano al centrosinistra: hanno resistito cioè all’onda leghista e poi di Fratelli d’Italia che ha frantumato in più parti le mura di quella che fu l’Umbria rossa. Giornali e siti internet hanno già fatto due possibili nomi: Christian Betti, ex primo cittadino di Corciano, e Giacomo Chiodini, già sindaco di Magione. Nell’Alta Valle del Tevere probabile conferma di Michele Bertarelli e ingresso del sindaco di San Giustino Fausto Bruschi. Per Foligno Joseph Flagiello, mentre per Spoleto dovrebbe toccare a Stefano Lisci. Per Terni ci sarà quasi sicuramente Francesco Filipponi e per Narni Francesco De Rebotti. Ci sono anche altri nomi un circolazione, ma quelli citati sono i più importanti e i più probabili. Intanto si moltiplicano le liste gauchiste: ce n’era già una di comunisti targata Marco Rizzo, ma ne potrebbe venir fuori un’altra di Potere al Popolo. Per evitare fughe di voti in questa direzione potrebbe presentarsi con Sinistra-Verdi Andrea Ferroni, attuale capo di gabinetto della sindaca di Perugia, un ex di Rifondazione convertito al campo extra large.
Nel centrodestra non si sa niente della lista Tesei, mentre il pettegolezzo più gustoso riguarda il possibile capo di gabinetto in caso di vittoria. Non sarebbe più infatti l’onnipresente e onnisciente Federico Ricci, ma lo sostituirebbe l’attuale assessore Michele Fioroni. Fratelli d’Italia metterebbero capolista Paola Agabiti, ma lei aspira ad un posto nel governo nazionale. E a seguire Clara Pastorelli e Luca Merli (sostenuti dal duo Squarta Prisco) e Matteo Giambartolomei, campione di preferenze e super protetto di Zaffini. Forza Italia scenderebbe in campo con l’ambo dal maglioncino blu: Andrea Romizi e Andrea Fora. Ci sarà poi Laura Pernazza, presidente della Provincia di Terni e l’attuale vice presidente della Regione Roberto Marroni. La Lega, che teme un crollo elettorale (nel 2019 prese il 33 per cento) mette in campo l’intero stato maggiore: da Enrico Melasecche a Valerio Mancini sino a Paola Fioroni, tanto per fare qualche nome.
Quanto a Stefano Bandecchi non si sa ancora se presenterà una lista propria o infilerà qualche suo adepto dentro una squadra civica o in quella di Tesei.
I cantieri sono tutti aperti e ci sono ancora più di venti giorni per completare le squadre: working in progress. Ma la corsa è già partita col pienone del Lyrick. Vedremo come risponderà il centrodestra a questa prima prova di forza.