di Rita Boini
Isabella Gambini è una giovane donna fondatrice e titolare di una casa editrice che ha sede ad Attigliano Umbro, ma che ha diffusione nazionale, e soprattutto, tratta argomenti non locali. Gambini non solo ha la sua base di lavoro ad Attigliano ma qui è nata, cresciuta e ha radici familiari. Del suo paese dice: “Attigliano è un paese umbro, di frontiera, che volge verso la Tuscia viterbese. Crescere in una piccola realtà ha influito molto positivamente nella costruzione della mia personalità e nella mia formazione. I piccoli borghi consentono di vivere in modo più facile e intenso il quotidiano; qui la vita è più semplice, il tempo dilatato, i rapporti più stretti e cordiali. Al tempo stesso avere nel paese solo “l’essenziale” mi ha portata, a stimolare la creatività, a volgere lo sguardo fuori e a superare i “confini” imposti dall’identità del territorio e dalla dimensione sociale, per cercare occasioni di crescita. Se si ha tutto a disposizione, si finisce per non sentire l’esigenza di esplorare”.
Economia e passione per la lettura e la scrittura
Gambini dopo la laurea in Economia conseguita all’università La Sapienza di Roma, un master in Comunicazione e diverse esperienze professionali nel campo della comunicazione, la sua formazione di tipo economico, spiega, l’ha spinta, nel 2010, a trasformare questa passione in un progetto imprenditoriale, che è sfociato in una casa editrice tutta sua, Gambini editore. “L’editoria – tiene a dire – è certamente una passione nata dal mio amore per la lettura. Ho sempre amato leggere ed esplorare il mondo attraverso le pagine dei libri. Inizialmente mi sono mossa su pubblicazioni relative al territorio in cui vivo, poi, forte delle competenze acquisite e dell’esperienza che giorno
dopo giorno mi rendeva più sicura, ho cominciato ad ampliare le mie proposte diversificandole in collane differenti, fino a decidere di orientare l’attività editoriale sul piano nazionale. Una grande sfida per l’impegno che questa attività comporta sia sul piano dei contenuti, che da un punto di vista economico. Fare editoria significa soprattutto contribuire alla vita della comunità. La cultura è uno strumento eccezionale di partecipazione: è fonte inesauribile di arricchimento, di crescita, di scambio. Mi piace pensare che il contributo che offro attraverso il mio lavoro possa andare oltre le suggestioni o le informazioni presenti nei libri che pubblico; ogni progetto editoriale è un punto di partenza, non un punto d’arrivo: è uno stimolo che consente di immaginare molte possibili amplificazioni, per esempio attraverso la voce degli autori. Pubblicare libri di valore e crescere è l’obiettivo costante, un obiettivo che chiede impegno e attenzione”.
Collane editoriali e un grande spazio per gli esordienti
La produzione editoriale di Gambini editore è organizzata per collane e spazia dalla narrativa alla poesia, fino alla saggistica, con apertura al mondo accademico. Una speciale attenzione viene dedicata ai temi di attualità e geopolitica, mentre non mancano gli approfondimenti dedicati alle scienze sociali, alla storia e al patrimonio storico e culturale italiano. In controtendenza con la maggior parte dell’editoria italiana, piccola, media o grande che sia, Isabella Gambini tiene molto agli autori esordienti, di cui accetta in lettura i testi e ai quali ha dedicato una collana editoriale ispirandosi, spiega, a Italo Calvino. La collana editoriale La via di Bauci, libri d’esordio trae il suo nome dal fatto che, dice Gambini: “Fra le Città Invisibili di Calvino, quella di Bauci mi ha ispirato un’allegoria del viaggio che ogni scrittore è chiamato a percorrere per realizzare il proprio talento. Per arrivare a Bauci occorrono infatti sette giorni di cammino nel fitto del bosco: un’esplorazione interiore da compiere in solitudine, nel distacco silenzioso che prelude alla creazione. Dalle altezze di Bauci l’autore, aspirante scrittore, potrà comprendere che ciò che lo ha spinto a salire fin lassù è il desiderio di contemplare l’umanità e il mondo da una posizione privilegiata, svelandone gli scorci e i panorami più belli”.
L’azienda diventa tale anche con i collaboratori
Intanto intorno alla casa editrice si è formato un gruppo di collaboratori, lettori che aiutano nella selezione dei tanti manoscritti che arrivano, editor, correttori di bozze, traduttori. Passione per la lettura e la scrittura hanno dato vita a occasioni di lavoro e a una impresa che unisce cultura ed economia, con la scelta di tenere la base in un paese, al di fuori dai grandi circuiti cittadini, senza però tenersi fuori da questi ultimi.