di Gabriella Mecucci
Saranno aperti al pubblico i depositi della Galleria Nazionale dell’Umbria nell’ambito dell’iniziativa “stanze segrete”. Il nuovo direttore dei 14 musei statali della regione, Costantino D’Orazio lo ha annunciato nella sua conferenza stampa d’esordio. E ha aggiunto che ne guiderà personalmente le visite, due domeniche al mese. Un impegno che favorirà la conoscenza dell’arte umbra che, pur non raggiungendo le magnifiche sale della Galleria, recentemente riallestite, è piena di opere molto interessanti. Queste verranno inoltre “prestate” anche ai presidi culturali locali per favorire la creazione di una vera e propria rete che metta in stretto rapporto il centro con l’intero territorio regionale. Legame sempre più necessario anche perché la recente riforma ministeriale comporta l’unificazione amministrativa dei 14 musei regionali. Il progetto “stanze segrete” comprenderà inoltre anche l’apertura al pubblico del piccolo appartamento sotto la Torre Campanaria che fu la casa di Aldo Capitini.
Quanto alle mostre, la prima riguarderà il Maestro di San Francesco che inaugurerà le iniziative della Galleria per l’ottavo centenario del santo, avviato nel 2024 con la ricorrenza delle stimmate, mentre nel 2025 toccherà al Cantico delle Creature e nel 2026 alla morte. La mostra sul Maestro di San Francesco era già stata programmata dal precedente direttore Marco Pierini e sarà terminata dal nuovo e inaugurata il 10 marzo D’Orazio ha illustrato le linee guida alla base della sua direzione per i prossimi quattro anni. Ha detto che vuol muoversi perché sempre più l’Umbria sia il “cuore” artistico dell’Italia e dell’Europa, insistendo sull’ampliamento dei canali culturali e comunicativi nazionali e internazionali. A questo proposito l’assessore regionale alla Cultura Paola Agabiti ha informato nel suo saluto che i musei umbri avranno un loro stand alla Borsa del Turismo di Milano. Il nuovo direttore ha poi citato le tre parole d’ordine del suo progetto: ricerca, accessibilità, coinvolgimento e ha annunciato che per l’estate 2024 verrà lanciata “la sottile linea d’Umbria”, una strategia ancora tutta da inventare e di cui ha citato solo il titolo che parafrasa Conrad. Molti da parte di D’Orazio i riconoscimenti alla direzione del suo predecessore: per il riallestimento della Galleria, per la valorizzazione della ricerca, per l’apertura all’arte contemporanea, per la capacità di interagire con le altre istituzioni culturali. A conferma di questo apprezzamento anche la cortese nettezza con la quale ha stemperato i due interventi critici nei confronti della gestione di Marco Pierini.