In un periodo di terremoti politico-elettorali, è particolarmente importante per darne una spiegazione fare un esame approfondito delle classi dirigenti e della loro storia. Per quanto riguarda l’Umbria non c’è dubbio che, dopo un lungo periodo che potremmo definire di grande stabilità, nell’ultimo decennio si sono verificate molte novità. E nelle recenti consultazioni politiche del 4 marzo (boom della Lega) e amministrative del 10 giugno (pesante sconfitta Pd a Terni) si è verificato un cambiamento radicale: l’Umbria rossa è stata smacchiata, anche se la sinistra governa ancora la Regione e alcuni importanti Comuni.
La questione ambientale è una questione culturale. Con l’affermarsi della industrializzazione è andato via via modificandosi, nel corso di tutto il XX secolo, il rapporto tra ambiente urbano e ambiente naturale. La relazione tra questi due mondi ha generato interazioni del tutto inedite ma ha anche prodotto forti contraddizioni. Da questo “magma” è emerso il concetto di ambiente così come lo intendiamo oggi, un luogo fisico in cui si attuano modificazioni e processi storici destinati a riflettere e nel contempo a trasformare in maniera significativa la vita dell’uomo. “Ambiente” è quindi allo stesso tempo un’idea astratta e una realtà concreta in cui natura e cultura si combinano insieme.