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di c.f.

Tutti con Bonaccini tranne una. È la sintesi della collocazione sullo scacchiere delle primarie nazionali dei dirigenti del Pd umbro che in massa si sono schierati con il presidente dell’Emilia Romagna, praticamente l’ultimo uomo del partito che è riuscito a vincere una competizione elettorale di rilievo. Si diceva, tutti tranne una. L’eccezione è l’europarlamentare Camilla Laureti, metà spoletina e metà romana, ma nella geografia delle primarie Pd l’unica con un ruolo elettivo di rilievo che ha scelto di stare dalla parte di Elly Schlein, che di Bonaccini è stata vice in Regione. Negli ultimi giorni, infatti, ha sciolto la riserva anche il segretario del Pd umbro, Tommaso Bori, grande assente insieme a Walter Verini dall’elenco dei circa 160 amministratori ed esponenti del partito umbro che nei primi giorni del nuovo anno avevano scoperto le carte, appoggiando la mozione di Bonaccini. Verini la riserva non l’ha sciolta e probabilmente resterà neutrale, perché figura tra i garanti della sfida per il post Enrico Letta.
Nella lista dei 160 che hanno firmato il documento a sostegno del presidente dell’Emilia Romagna anche la parlamentare Anna Ascani, l’intera pattuglia dei consiglieri regionali Pd, quindi Fabio Paparelli, Simona Meloni e Michele Bettarelli, più praticamente tutti i sindaci Pd che governano in Umbria, tra cui Luca Secondi di Città di Castello, Lorenzo Lucarelli di Narni e Massimiliano Presciutti di Gualdo Tadino.
A sostenere Schlein, dunque, c’è l’europarlamentare Laureti, la capogruppo del Pd al consiglio comunale a Perugia Sarah Bistocchi, oltreché un’ormai ex big come Marina Sereni. In Umbria, comunque, Schelin può contare su gran parte dei Giovani democratici schierati al fianco dell’ex vicepresidente dell’Emilia Romagna, che nel 2019 ha incassato oltre 22 mila preferenze risultando la candidata più votata della storia delle elezioni regionali in Emilia Romagna. Sì, perché i segretari dei Giovani democratici di Perugia e Terni, Simone Emili e Luca Serantoni, sono con la Schlein, così come il candidato non eletto alle ultime politiche Lorenzo Ermenegildi Zurlo, legato alla galassia di Omphalos.
La parola, comunque, l’avranno anche gli iscritti: si inizia nei circoli subito dopo la scadenza del 27 gennaio fissata per presentare candidature per la corsa alla segreteria nazionale e si termina in Umbria entro il 12 febbraio. Dal voto degli iscritti la rosa dei quattro candidati alla guida del Pd (Bonaccini, Schlein, Cuperlo e De Micheli) sarà ridotta a due soli contendenti, che poi saranno votati alle primarie del 26 febbraio, quando potranno esprimere la propria preferenza anche i simpatizzanti non iscritti purché dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del Pd, di sostenerlo alla elezioni e accettino di essere registrati nell’Albo pubblico degli elettori e delle elettrici.