Salta al contenuto principale

di Porzia Corradi

Da 17 a 9, quasi il 50 per cento in meno. Questa la drastica riduzione dei parlamentari che spetteranno all’Umbria. Mancano pochi mesi alle prossime elezioni politiche, la legislatura terminerà a marzo 2023 e le manovre sono già cominciate in tutti i partiti tra chi aspira a farsi un altro giro in Parlamento e chi sogna di approdare a Roma dopo qualche mandato di consigliere regionale o di sindaco.
Ergo, le ambizioni sono tante, i posti veramente pochi.
Vediamo allora come si stanno muovendo le forze politiche, partendo dal centro destra. La Lega parte da 5 eletti (4 doc e uno acquisito, Stefano Lucidi, senatore ex 5Stelle). L’onorevole Virginio Caparvi, anche nella veste di coordinatore regionale, dorme sonni tranquilli per la riconferma, idem il collega Riccardo Marchetti grazie al lavoro che sta facendo per conto del partito nelle Marche. Il senatore Briziarelli, molto attivo a Roma, non è riuscito a prendere le redini del partito in Umbria e sta dirottando le sue attenzioni verso il sud per un’eventuale rielezione. La senatrice Valeria Alessandrini, che ha preso il seggio della governatrice Tesei, si sente pronta per fare almeno una legislatura piena. Anche il collega Lucidi vorrebbe, considerato anche il cambio di casacca, un collegio sicuro.
Dentro Forza Italia, dei tre parlamentari il più quotato è il ternano Raffaele Nevi visto anche lo stretto legame con Tajani, ma anche l’onorevole Catia Polidori non è messa male dal momento che vanta un rapporto personale con Berlusconi (che è stato suo testimone di nozze), resta in bilico la senatrice Fiammetta Modena il cui nome gira nel toto candidato per il dopo Romizi.
Passiamo a Fratelli d’Italia dove la coppia Franco Zaffini ed Emanuele Prisco gongola alla grande perché a meno di sconvolgimenti profondi non teme rivali. Anzi nel computo, i Fratelli della Meloni confidano anche in un terzo eletto.
Vediamo ora le cose nel centrosinistra. Nel 2018 il Pd ne prese 4 (due senatori e due deputati) che ben presto si dimezzarono con i senatori Nadia Ginetti e Leonardo Grimani che passarono con Italia Viva di Renzi, di recente il secondo è passato con Azione di Calenda. Fedeli al Partito democratico gli onorevoli Valter Verini e Anna Ascani, con quest’ultima sempre in posizione governativa da vice ministro, quindi l’unica che non ha problemi.
Infine il Movimento5Stelle con due deputati (Tiziana Ciprini e Filippo Gallinella) e un senatore, Emma Pavanelli la cui elezione è scattata in un collegio della Sicilia e ha permesso di toccare la quota dei 17 parlamentari umbri.
Insomma, almeno a oggi, nessuno della truppa ha fatto sapere di voler restare a casa, quindi tutti disponibili a correre. Anche chi ha propugnato in tutte le piazze e in tutte le salse lo stop al secondo mandato come i grillini che in fatto di coerenza meritano zero spaccato.
Detto questo, lo spettacolo è garantito e si preannunciano scintille in tutti gli schieramenti. E siamo sicuri che i magnifici 17 si rifaranno vivi in giro per l’Umbria, a raccontarci quanto è stata dura l’esperienza a Roma, quanto hanno lavorato per il bene delle nostre città, supponendo che i cittadini soffrano tutti di amnesia. Vita dura per chi cerca la riconferma, figuriamoci per chi vorrebbe sostituirli. Qualche nome? I più clamorosi sono quelli della Tesei, di Coletto e di Romizi che potrebbe anche candidarsi alla Presidenza della Regione, tanto per parlare della Destra, ma ce ne sono anche a Sinistra. Probabilmente resteranno tutti a bocca asciutta.
Per fortuna l’elettorato riesce a essere più maturo della classe politica che elegge. tanto è vero che non ci sono più le rendite di posizioni né a destra né a sinistra né al centro. A dimostrazione che la politica fatta a spot e con gli slogan dura il tempo di una stagione. Certo, una stagione ben remunerata, ma non deve mai abbandonarci la speranza che torni una politica fatta di competenza e passione.