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Risultati probabili: Emilia a sinistra, Liguria per poco a destra e qui un testa a testa. I sondaggi

di Gabriella Mecucci

L’Umbria sta alle regionali d’autunno come la Pennsylvania sta alle elezioni americane. Si parva licet, il ruolo è simile. E questo, da ultimo, lo certifica anche il recente sondaggio del Corriere dell’Umbria. Si tratta infatti di un testa a testa fra Stefania Proietti e DonatellaTesei: la seconda è avanti dell’ 1,6 per cento, ma l’errore statistico può raggiungere il 3,1. E circolano rumors di altre due rilevazioni che assegnerebbero alternativamente il vantaggio all’una o all’altra per un punto. Quindi, le possibilità di farcela sarebbero pressochè analoghe. Esattamente come in Pennsylvania. Ma la similitudine non sta solo in questo, ma anche nel fatto che i risultati dell’Umbria determineranno – così come quelli dello stato d’oltreoceano – la vittoria o la sconfitta a livello nazionale.

SANITA’ GRANDINATA DI FISCHI PER TESEI: PRIMA SVOLTA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE

Nelle regionali d’autunno, infatti, tutte le previsioni a pochi giorni dalle urne dicono che in Liguria ce la farebbe, anche se di poco, il centrodestra, mentre in Emilia Romagna vincerebbe il centrosinistra (vantaggio netto). In Umbria invece è in corso un testa a testa. E chi si aggiudicherà la Regione farà pendere la bilancia a favore dell’uno o dell’altro schieramento. Se la spuntasse Proietti finirebbe 2 a 1 a vantaggio del “campo largo”, mentre il centrodestra accuserebbe il colpo. Ma non solo: il centrosinistra riconquisterebbe una sua storica piazza forte, persa malamente nel 2019 sull’onda di sanitopoli. Se il voto invece favorisse Tesei, ci sarebbe una conferma del centrodestra e, sul piano nazionale, rappresenterebbe una sua importante tenuta a ridosso dello scandalo ligure e del processo a Salvini. Una vittoria che varrebbe molto, visto il momento difficile. Il risultato umbro dunque sarà decisivo anche oltre i confini della regione. Per questo il parallelismo con la Pennsylvania è più che proponibile.

Il sondaggio del Corriere dell’Umbria non dispensa certezze, ma aiuta a fare un’analisi ravvicinata degli orientamenti, utile per entrambe le contendenti. Innanzitutto, indica con certezza quale sarà il tema centrale dei prossimi 25 giorni di campagna elettorale: si tratta della sanità che per i cittadini umbri rappresenta il tema di gran lunga più importante. Uno svantaggio per Tesei perché – come hanno dimostrato i fischi del Liryck – è questo il punto rispetto al quale è più forte e condivisa la critica nei confronti dell’esecutivo uscente. Per la Presidente non sarà facile chiudere questa falla, mentre Proietti dovrà insistere a girare il coltello nella piaga

La seconda importante indicazione che viene dal sondaggio riguarda i consensi che avrebbero due liste fortemente caratterizzate sulla linea della protesta sia contro il governo nazionale che verso quello regionale. Rizzo e Pasquinelli che le guidano sono entrambi provenienti dalla sinistra più radicale: il primo socio fondatore dei comunisti italiani, un tempo capeggiati da Diliberto, il secondo ex gruppettaro trotzkjsta, amico dell’estremismo arabo-musulmano. Il sondaggio del Corriere assegna a entrambi questi due schieramenti una forbice di consensi fra l’1 e il 5 per cento. Francamente sembrano previsioni troppo generose, anche perché a ridosso delle urne, una parte dell’elettorato tende a spostarsi verso il voto utile. Succederà anche questa volta? Non è detto, anche perché la radicalizzazione di questo tipo di cittadini è molto forte. Non sarà quindi facile per nessuna delle due candidate principali recuperare in questa area. Più semplice forse convincere coloro che si dichiarano possibili assenteisti.

Mai in Umbria il risultato elettorale è stato tanto imprevedibile: fra Tesei e Proietti ce la farà chi delle due riuscirà a mettere in campo una campagna elettorale più incisiva. Quindi: gambe in spalla e galoppare, se si vuol vincere. La posta è altissima: non solo lo scranno di Palazzo Donini, ma anche quello di fattore decisivo della vittoria o della sconfitta del proprio schieramento sul piano nazionale.