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di Gabriella Mecucci

Il patto di collaborazione Civici – Italia Viva e l’importanza dei primi nella definizione delle liste del Terzo Polo rappresenta in Umbria la novità politica più rilevante in vista delle elezioni del 25 settembre. Ben 5 sono i candidati di “Civici Per” che entrano nelle liste di Calenda – Renzi. L’altra parte della compagine è costituita da ex Pd come Porzi e Leonelli con una storia politica importante. Andrea Fora è visibilmente soddisfatto della scelta fatta

Qualcuno però all’interno di “Civici Per” ha espresso perplessità e dubbi sulla sua scelta. Perchè ha deciso di virare verso il Terzo Polo? E perchè presa questa decisione non ci ha messo la faccia candidandosi?
“Il nostro percorso è partito tre anni fa: la sfida sin da allora era quella di occupare uno spazio di innovazione moderata e riformista che chiudesse ad una Destra estremista, incapace e persino becera che negli ultimi anni si è affermata in Italia e in Umbria. Lavorando intensamente siamo riusciti a costruire una rete che si è radicata in tutto il territorio regionale: abbiamo eletto alcuni importanti amministratori e la nostra associazione ha stretto rapporti con ben trenta liste federate. Oggi esiste un progetto e un’organizzazione ed è per questo che quelle forse politiche nazionali che volevano dar vita ad un progetto riformista si sono interessate a noi: abbiamo così iniziato un dialogo con i vertici di Italia viva e poi con Azione sino ad arrivare al patto politico.

Ma così i “Civici Per” non annacquano la loro mission iniziale di civici?
“Naturalmente dentro la nostra associazione ci sono sensibilità politiche diverse che rispetto profondamente. Penso però che sia utile stabilire dei rapporti politici anche a livello nazionale. E’ indispensabile infatti far arrivare a Roma la voce dei territori che noi – in quanto civici – vogliamo rappresentare. Credo che la dimensione localistica non basti. Abbiamo eletto degli eccellenti amministratori che avvertono il bisogno di connettersi con l’Italia e con l’Europa. E questo l’associazione l’ha compreso.

Non mi ha risposto sulla sua candidatura..
Provvedo subito. Proprio per i legami territoriali che abbiamo, ho preferito che scendesse in campo una squadra. E infatti abbiamo in lista ben 5 candidati (Vittoria Garibaldi, Luciana Bassini, Carla Casciari, Franco Barbabella, Stefano Stefanucci) che rappresentano luoghi diversi dell’Umbria. Un modo per rispondere anche al principio della rappresentanza, spesso dimenticato in questi anni da tutti. Per quanto mi riguarda, mi riservo un ruolo di coordinamento e penso che, pur ritenendo molto importante il risultato di queste elezioni, l’impegno più profondo inizierà a partire dal 26 settembre per dare gambe e braccia ad un nuovo soggetto politico. Non ci metto la faccia? Altroché se ce la metto.

Ma ce la farete a eleggere qualcuno?
“Oggi, sondaggi alla mano, ci sono parecchie possibilità. Un posto alla Camera è sicuramente contendibile e tutti noi ci prodigheremo al massimo perchè Giacomo Leonelli ce la faccia. Ripeto: a noi interessa fare un risultato elettorale importante anche e soprattutto per costruire, dal 26 settembre in poi, un progetto riformatore per l’Umbria e un nuovo soggetto politico. Il 3 settembre a Milano ci sarà un evento che segnerà l’inizio di un percorso che ci porterà ad un rapporto con Macron e la sua esperienza. Proprio per questo Renzi ha disdetto la Leopolda, per dirottare tutta l’attenzione su questa scadenza”.

Mi scusi, ma questo non comporta uno strappo col Pd? Qualcuno ne ha già parlato…
“E’ assolutamente fondamentale coltivare rapporti col partito democratico. Mai Renzi e Calenda hanno pensato né penseranno di essere una sorta di sgabello del centrodestra, di Salvini o della Meloni. L’identità del Terzo polo non può che collocarsi in un’area moderato-riformista. Credo che di una forza simile la politica italiana abbia bisogno anche per contenere la Destra e per rilanciare un governo di responsabilità nazionale con Draghi premier. Quanto all’Umbria noi vorremmo collaborare ad arginare la Destra ed avere nel Pd il principale interlocutore nella costruzione di un progetto che abbia l’ambizione di farci tornare maggioranza. Oggi nella nostra regione i democratici hanno assunto una forte connotazione di sinistra. Spero in un Pd che, come ai tempi dell’Ulivo, riacquisti un’ identità riformista. Troverà nel Terzo polo un interlocutore particolarmente attento e interessato. Quello per noi è un voto utile. Anzi, utilissimo”.