di Porzia Corradi
Di giorno in giorno aumentano sussulti e fibrillazioni nella politica umbra, in particolare in quella perugina. A fine settimana arriveranno nel capoluogo i big del centrosinistra, da Conte a Schlein, per il congresso della Sinistra Italiana, quella governata dai coniugi parlamentari Fratoianni&Piccolotti.
Ma le novità più interessanti gravitano dalle parti del centrodestra con la ormai certa candidatura a sindaco di Margherita Scoccia di Fratelli d’Italia. Assodato ciò, l’uomo simbolo del movimentismo è il sindaco uscente Andrea Romizi. Nelle ultime settimane sta portando avanti, anzi tempo rispetto al mondo del pallone, una vera e propria campagna acquisti. Il più clamoroso, una settimana fa, è stato quello di Andrea Fora, consigliere regionale e campione di trasformismo, che ha ricevuto più critiche che apprezzamenti per aver utilizzato il civismo per spostarsi da una parte all’altra. Torniamo a bomba. Da parte del primo cittadino Andrea Romizi, che è anche coordinatore regionale di Forza Italia, c’è anche il tentativo di svuotare Progetto Perugia, la sua lista fiore all’occhiello nella prima sindacatura e nella seconda fino a oggi. Qualche esempio. Pare quasi fatta per l’assessore Otello Numerini che passerebbe in Forza Italia. Romizi si sta dando da fare anche per accogliere leghisti delusi, come il vice sindaco Gianluca Tuteri che insieme all’assessore Gabriele Giottoli si sta inventando un’associazione, dal nome sibillino “Fuori tutti”, e due consiglieri come Casaccia e Fioroni.
Ma qual è il fine di questo super attivismo? Ingrossare le fila di Forza Italia a danno della Lega per essere più forte rispetto a qualche altro leader azzurro come il vice presidente della Regione Roberto Morroni? Oppure – questa è la tesi più in auge – presentare una bella lista forzaitaliota- civica in sostegno alla Scoccia e pesarsi alle amministrative di giugno?
Addirittura si profilerebbe una lista con la scritta personalizzata, tipo Lista Romizi e, piccolo piccolo, il simbolo di Forza Italia. Oppure – ipotesi più fantasiosa – si potrebbe arrivare alla presentazione di due liste, una del partito e l’altra di Romizi. In entrambi i casi la soluzione sarebbe stravagante perché il sindaco è anche coordinatore regionale degli azzurri.
Ma pare che dietro a tutti questi corteggiamenti e nozze politiche ci sia un accordo nato da una pressante richiesta da parte di Fratelli d’Italia che avrebbe posto la questione in questi termini: caro Romizi, non solo devi lavorare per la Scoccia, ma se ti candidi a consigliere comunale, vediamo quanti voti prendi, e – se il risultato sarà straordinario – allora la strada per scalzare la Tesei dalla Presidenza della Regione, sarà una passeggiata, tutta in discesa. Insomma quella di Romizi pare tanto una scalata verso l’altro Palazzo, congegnata con i “fratelli” Prisco e Squarta a cui è legato a doppio filo. Ecco, questo è il retroscena che spiegherebbe il perché e il percome di tutta questa campagna elettorale romiziana, con tanto di esibizione di mirabolanti sondaggi, iniziata fin troppo presto.