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di Lucio Caporizzi

Promuovere la conoscenza critica, lo studio e la divulgazione della storia e del patrimonio ideale della sinistra e del socialismo democratico, candidandosi anche a luogo di incontro e dialogo tra le diverse anime del mondo progressista”: questo l’obiettivo di fondo dell’Associazione Antonio Gramsci-Umbria. Ciò che si propone alla comunità politica umbra è un luogo collettivo e intergenerazionale che contribuisca a colmare il vuoto attuale della politica, attraverso l’elaborazione e la promozione della cultura progressista in Umbria, prevedendo anche la realizzazione di attività di formazione e di aggiornamento sui principali temi di carattere politico, sociale, culturale ed economico”.
L’Associazione, che si ispira alla vocazione ed alla esperienza della Fondazione Istituto Gramsci, è stata costituita a giugno del 2022, per volontà di una quarantina di soci fondatori, di varia età anagrafica, provenienti da diverse esperienze e sensibilità culturali, politiche e professionali. Tra i fondatori anche la Fondazione “Pietro Conti” di Perugia che ha dato il suo
fattivo impegno alla realizzazione del progetto e offerto all’Associazione anche la sede e le proprie strutture.
Il Consiglio direttivo, organo di gestione, è composto da Michelangelo Grilli-presidente, Renzo Patumi-vicepresidente e tesoriere, e dai consiglieri Tiziano Bertini, Debora Del Cogliano, Anna Locchi, Andrea Marconi, Julia Pasetto, Nicholas Radicchi e Serena Rondoni. Il sottoscritto svolge una funzione di coordinamento e raccordo generale delle attività. E altresì previsto un Comitato scientifico, presieduto da Valerio Marinelli.
Per la realizzazione dei propri scopi l’Associazione Gramsci-Umbria promuove progetti di ricerca, iniziative di studio e approfondimento, attività di divulgazione e formazione, sui temi
politici, economici, sociali e culturali. Prevista la collaborazione con enti, associazioni ed organismi di carattere regionale e nazionale, attraverso anche la stipula di convenzioni, contratti e accordi. L’evento di lancio dell’Associazione è consistito in una iniziativa pubblica, nel febbraio scorso, sul tema “Il vuoto attorno? Ricostruire la sinistra”, con Marco Damiani, docente di Sociologia dei Fenomeni Politici, Luca Ferrucci, docente di Economia e Alessandra Pioggia, docente di Diritto amministrativo. Il titolo “il vuoto intorno” indica l’attenzione verso un lavoro teso a ricondurre la discussione politica su temi concreti, anche per favorire un riavvicinamento della gente alla politica, che viene sempre più vista come un qualcosa di lontano ed estraneo.
L’Associazione ha poi organizzato un sequel di quell’evento, in formato seminariale, per favorire una discussione aperta sulla situazione politica regionale ed, in particolare, sulle sorti delle forze di sinistra in Umbria.
È poi seguita un’iniziativa rivolta ai giovani, sul rapporto tra giovani e politica, tenutasi presso la sede del PorcoRosso a Perugia.
Ora l’Associazione ha invitato i referenti dei partiti progressisti umbri a due giornate di incontri per discutere sulla visione dell’Umbria e sui progetti concreti che hanno per il futuro della regione. L’iniziativa è tesa a ricondurre la discussione sul merito delle questioni, superando la eccessiva attenzione riservata a candidature e relative cordate. Allo scopo è stata inviata ai segretari invitati una apposita documentazione, contenente una traccia per l’intervista e un documento di approfondimento sulle tematiche individuate. Le tematiche vengono individuate nello sviluppo economico ed innovazione, nella programmazione ed utilizzo delle risorse europee e nell’assistenza sanitaria, tema quest’ultimo che tanto interessa a cittadinanza.
Focalizzarsi sul merito delle questioni significa, anche, evitare i luoghi comuni e le frasi fatte. Serve a poco, per esempio, annunciare che si stanziano tot milioni di euro per promuovere ed incentivare l’innovazione nel sistema produttivo regionale, se non si entra nel merito degli specifici strumenti che, a tal fine, si intende adoperare e, soprattutto, se non si parte da una valutazione sull’efficacia dimostrata da tali strumenti, se, come spesso avviene, sono già stati utilizzati in passato.
Cosi come ha poco senso l’attenzione spasmodica ai decimali di punto in più o in meno (a seconda se si è al governo o all’opposizione) di variazione congiunturale (a volte trimestrale) di determinate grandezze economiche, ignorando magari gli andamenti di medio-lungo periodo e i fattori strutturali che li hanno determinati.
L’iniziativa è dunque unica e si prefigge di stimolare il dibattito sul futuro dell’Umbria: un dibattito che faccia muovere i primi passi nel delineare una visione organica di medio periodo, in cui linee- guida e progetti concreti e realizzabili possano contribuire a rendere chiaro ai cittadini il percorso e le tappe di un progresso civile ed economico del territorio regionale.