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di Porzia Corradi

Spigolando fra i voti delle europee 2024 si scopre che la Regione, persa malamente dal centrosinistra nel 2019 sull’onda di sanitopoli, non solo è di nuovo largamente contendibile, ma che il centrosinistra sarebbe addirittura in vantaggio. Naturalmente i voti non sono facilmente sommabili e l’eventuale candidato dovrebbe riuscire in questa non semplice impresa politica. Ma già da ora c’è un’area vasta di consenso per le forze di opposizione che sopravanza quella della maggioranza.

LE MUTAZIONE GENETICHE DEI CANDIDATI SINDACO

PERUGIA A POCHI GIORNI DAL VOTO: ECCO CHI HA PIù CARTE

Facciamo due conti. Donatella Tesei stravinse sfiorando il 59 per cento. La Lega allora era al 37, Fratelli d’Italia al 10,4 Forza Italia al 5,5 Tesei Presidente al 3,9 e Umbria Civica al 2,1. La somma fa 58,9 per cento. Una vittoria indiscutibile, a valanga su un centrosinistra con un candidato presidente ormai semi scomparso dalle cronache politiche, Vincenzo Bianconi. L’alleanza che lo sostenne non raggiunse il 37 per cento con un Pd ridotto al 22,3. E prendiamo ora le percentuali delle recentissime europee. Il centrosinistra raggiungerebbe oggi il 48,9 per cento contro il 47,8 del centrodestra. Il tetto del 49 verrebbe sfiorato sommando il 26,4 dei democratici, l’8,9 dei pentastellati, il 5,7 di verdi e sinistra, il 3 di Italia Viva, il 2,5 di Calenda e il 2,4 dei pacifisti di Santoro. Ci vorrebbe un candidato molto paziente e assai capace per tenerli insieme tutti senza avere una crisi di nervi. Ma se Bori e compagni riuscissero a scovarne uno siffatto, la Regione sarebbe alla portata. L’alleanza che sosterrebbe Tesei – o chi per lei – resterebbe sulla base delle europee un po’ sotto il 48 per cento con il 32,6 di Fratelli d’Italia, l’8,4 di Forza Italia e ikl 6,8 della Lega. C’èm poi un po’ di dispersione di voti e un 1,8 di Bandecchi a livello regionale che potrebbe avere un qualche peso.
Chiaramente questa situazione può mutare anche molto rapidamente, ma il voto per la Regione non è lontano: meno di sei mesi. In fondo a questo percorso il centrosinistra già intravede la figura minuta della sindaca di Assisi:
Stefania Proietti. Sarà davvero lei la prescelta? Riusciranno a convincerla a lasciare il governo della sua amata città? I numeri snocciolati qui sopra fanno intravedere una vittoria più che possibile e quindi esercitano un indubitabile
fascino.