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Marcello Marcellini, avvocato ternano, amante delle passeggiate in montagna e della ricerca storica ci ha inviato questa lettera aperta a Donatella Tesei per richiamarla a rispettare il Manifesto di Assisi che firmò poco dopo la sua elezione impegnandosi “a consegnare integro l’ambiente alle nuove generazioni”. La pubblichiamo volentieri.

di Marcello Marcellini

Cara presidente Tesei…che delusione! Quando il 24 gennaio del 2020, neanche tre mesi dalla sua proclamazione a Presidente dell’Umbria, Lei sottoscrisse il Manifesto di Assisi, io, come d’altronde, molti altri, Le credetti. Credetti alle sue parole quando disse: “Oggi è una giornata importante. Il Manifesto di Assisi, che oggi ho avuto l’onore e l’onere di sottoscrivere, è un documento fondamentale in questo periodo storico. Dobbiamo essere in grado di conservare e consegnare integro l’ambiente alle nuove generazioni”.
Ma come pensa di possa realizzarsi questo lodevole obbiettivo dopo l’approvazione da parte della sua maggioranza consigliare di un emendamento alla legge regionale n. 28 del 2001, inserito nel bilancio di previsione 2024, con il quale si consente ai veicoli a motore di ogni genere di transitare sui sentieri, sulle mulattiere, sui viali parafuoco e sulle piste di esbosco?
Tutti sanno che i veicoli a motore stravolgono e danneggiano i sentieri che la legge riserva al transito pedonale; rendono l’aria più inquinata vanificando l’opera di ossigenazione dei nostri boschi e terrorizzano gli animali impedendone la riproduzione.
La consigliera regionale Puletti che ha proposto l’emendamento sostiene, tra l’altro, che in questo modo si consentirebbe alle persone anziane che vanno a caccia di poter raggiungere zone per loro proibitive. Ciò è ridicolo: è risaputo, infatti che quando i veicoli a motore arrivano proprio sulla zona di caccia, dopo pochissimo tempo non si trovano più animali da cacciare.
In verità il vero scopo di questo emendamento sembra essere quello di cercare di rastrellare qualche voto tra coloro che non sono portati a rispettare l’ambiente, con il risultato di penalizzare quelli che lo rispettano (che in Umbria sono ancora la maggioranza).
Vado spesso a fare camminate sui sentieri dei monti Martani e mi capita a volte di incontrare gruppi di escursionisti stranieri o di altre regioni che probabilmente sono venuti dalle nostre parti perché attratti dalla pubblicità della Regione che decanta la bellezza dell’Umbria quale “Cuore Verde d’Italia”. E Lei pensa che non si sentirebbero presi in giro se si imbattessero in veicoli a motore sui sentieri che stanno percorrendo? E Lei pensa che ritornerebbero volentieri in vacanza qui da noi?
L’Umbria merita un governo regionale che abbia veramente a cuore il nostro territorio e francamente, e se quello da Lei rappresentato non farà marcia indietro sull’emendamento alla legge 28 del 2001, non credo che sarà “in grado di
conservare e consegnare integro l’ambiente alle nuove generazioni”, come Lei ha solennemente affermato.
E, per favore, a novembre, nel caso di una sua rielezione, non ci venga a dire che è pronta a firmare un altro Manifesto.