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di Porzia Corradi

Chiusa con uno straordinario successo di pubblico (102mila visitatori) e di critica la mostra della Galleria nazionale su Perugino, ne sono cominciate a tambur battente due particolarmente affascinanti. E altre ce ne saranno per tutto l’anno. Gli umbri e i turisti potranno incontrare l’opera di Pietro Vannucci illustrata da più punti di vista.
A piazza dell’Università a Perugia troveranno “Perugino come non l’hai mai visto”, una mostra virtuale che fino al 5 novembre propone un vero e proprio spettacolo di videomapping che, sfruttando l’architettura della ex chiesa degli Olivetani, proietta in sequenza, attraverso animazioni, immagini ed effetti, le principali opere di Vannucci presenti nella regione o portate in Francia da Napoleone. Uno spettacolo notturno (comincia alle 20,30 e va avanti sino alle 23,30) fantastico accompagnato che durerà sino al 5 novembre. La supervisione scientifica della mostra è della Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici dell’Università di Perugia dell’Università, guidata da Cristina Galassi. Completa il progetto un e-book.
La seconda iniziativa è ancora più recente: si tratta della mostra “Nero Perugino” che si può visitare a Palazzo Baldeschi. Un dialogo fra le opere dei due più grandi artisti umbri: Burri e Perugino. Una “compresenza” a distanza di cinquecento anni resa possibile dall’arte che è sempre contemporanea perché la vediamo noi ora. Su questa contemporaneità si sono soffermati i due curatori: Vittoria Garibaldi e Bruno Corà. Il nero è “un non colore o meglio un colore che li assorbe tutti” su cui hanno molto lavorato sia Perugino sia Burri. Il nero “non mangia i colori, ma li fa risaltare”. L’allestimento è davvero molto suggestivo e a guardare le venti opere dei due grandi artisti che scorrono nelle 10 sale che le ospitano, produce intense emozioni. La mostra resterà aperta dal 22 giugno sino ad ottobre, dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19,30, il sabato e la domenica da dalle 10,30 alle 19,30.
Le iniziative dell’Arcidiocesi di Perugia e Città della Pieve sono molte e di gran qualità. Innanzitutto c’è la valorizzazione dell’Isola di San Lorenzo e il riallestimento del museo della Curia che conserva il reliquiario del Santo Anello – l’anello cioè del matrimonio della Vergine, uno dei quadri più straordinari di Perugino. Il museo contiene inoltre un un’opera molto bella di Luca Signorelli, di cui sempre nel 2023 ricorre il quinto centenario della morte. L’intervento riguarda poi i lavori di restauro e di valorizzazione delle numerose opere di Vannucci conservate in luoghi religiosi: oltre a Perugia e città della Pieve, si tratta di Deruta, Cerqueto, Panicale, Corciano e Fontignano. È fresco di stampa poi la guida “I luoghi di Perugino fra Perugia e il Trasimeno”.
Della mostra a Palazzo Sorbello su come è stato giudicato Perugino da visitatori e intellettuali europei nel corso dei secoli, si parla ampiamente in un articolo contenuto in questa slide. Il Collegio del Cambio ha messo in rete un raffinato sito online.
Ma di iniziative ce ne sono ancora molte da ricordare. Una, molto importante verrà inaugurata a Città della Pieve, paese natale di Pietro Vannucci, il primo luglio alla presenza di Vittorio Sgarbi e resterà aperta sino a settembre. Si svolgerà in due sedi diverse, il museo civico diocesano e palazzo della Corgna e palazzo della Corgna. La mostra avrà come punto di partenza i quattro dipinti che si trovano a Città della Pieve arricchite dai prestiti provenienti da alcuni grandi musei. Intorno a questa mostra, l’amministrazione comunale ha organizzato una fitta rete di iniziative culturali che proseguiranno per tutto l’anno.
Più avanti – non si conoscono ancora le date precise ma probabilmente in settembre – dovrebbero partire altre due importanti iniziative: una a Perugia con la ricostruzione parziale del bellissimo polittico di San Pietro (possibile data di apertura 8 settembre, da confermare), a cura di Laura Teza, l’altra a Fontignano, luogo della morte di Perugino, che dovrebbe essere presentata a breve e che riguarda il restauro della tomba. I lavori avrebbero portato ad alcune interessanti scoperte. A questo lungo elenco vanno poi aggiunti appuntamenti meno pubblicizzati ma che si svolgeranno un po’ in tutta l’Umbria. Verranno terminati infatti alcuni restauri in corso. A dicembre infine ci sarà “Perugino e la sua bottega”, il cui progetto verrà presentato più avanti nel tempo.