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di g.me.

Da sabato l’appartamento “bono” e quello “della signora” di Palazzo Marini Clarelli Santi saranno aperti ai visitatori. Istallata la nuova bellissima illuminazione, pronto il logo (Macsa) e il nuovo sito, semplice e elegante, già restaurati nel recente passato i pavimenti settecenteschi, coloratissimi, realizzati con tecniche importate da Venezia. Un gran lavoro e una spesa complessiva di 60mila euro hanno restituito a Perugia il magnifico Palazzo che fu degli Oddi, in via dei Priori. Da sabato pomeriggio (ore 16-18) inizierà ad accogliere nelle sue magnifiche sale turisti, curiosi, appassionati di arte, di storia, di costume. Perugia ha dunque un nuovo tesoro che è stato presentato alla stampa da Caterina Bon di Valsassina, presidente della Fondazione Marini Clarelli e già direttore generale del Ministero dei Beni culturali, e dai tecnici che hanno lavorato all’opera di illuminazione, e nuova comunicazione: per le luci l’architetto Rrggero Duranti, per il logo Daniele Rossi, per il sito Matteo Rupert.
Le sale restaurate sono piene di meraviglie: ci sono i soffitti affrescati da Francesco Appiani, Nicola Giuli e Marcello Leopardi che dialogano coi pavimenti, già presentati qualche mese fa. C’è poi una bella quadreria – dove fra le altre – si possono ammirare due tele di Guercino. E poi, passeggiando, si scorgono particolari e decorazioni perfettamente recuperati, nonché belle copie di numerose opere d’arte di gran firma: da Perugino a Caravaggio. La nuova illuminazione con lampade LED consente di cogliere anche i particolari più nascosti, di restituirceli con eleganza e senza alcuna invadenza.
Il logo, Macsa – su fondo nero – deriva dalle iniziali Marini Clarelli Santi. Un modo per indicare rapidamente il palazzo. Fra qualche giorno dovrebbero comparire sulla facciata i tre stendardi che contengono raffigurazioni di Guercino e di finiture particolari delle sale dell’appartamento “bono”.
Il sito contiene numerose indicazioni utili, a partire dai giorni e dagli orari di visita. Particolarmente interessante la ricostruzione della storia della famiglia degli Oddi e soprattutto il tour virtuale del Palazzo, realizzato dagli architetti Ruggero e Giacomo Martines. L’intera operazione di recupero del Palazzo degli Oddi ci restituisce un pezzo della Perugia settecentesca.
Per completare il restauro ci vorrebbero nuovi finanziamenti, soprattutto per far fronte ad alcuni problemi di statica. E’ già pronto e finanziato però il progetto per sistemare il salone d’ingresso di piano terra, dove è affrescata la storia dei degli Oddi. Speriamo che anche questo ci venga restituito presto..