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di c.f.

Non sono in linea con l’andamento generale i risultati delle primarie Pd in Umbria. Il più clamoroso scostamento è quello di Terni dove vince Cuperlo – solo terzo a livello nazionale. Su questo dato non può non aver pesato l’orientamento del segretario comunale dei democratici: Pierluigi Spinelli è infatti apertamente schierato con lui. Cuperlo ha avuto una buona affermazione a livello regionale e potrebbe avere un peso non irrilevante nel secondo turno, se sceglierà uno dei due candidati “finalisti”. Lo schieramento di alcuni importanti dirigenti locali è stato in alcune realtà decisivo. Lo è stato per la vittoria a valanga di Bonaccini a Spoleto, Castello e Assisi. Così come per quelle più contenute di Schlein. Ma passiamo ai numeri e alle percentuali.
Stefano Bonaccini in Umbria vince con la maggioranza assoluta la prima fase del congresso del Partito democratico. Il presidente dell’Emilia Romagna nei circoli della regione ha realizzato il 55,2 per cento delle preferenze, in numeri assoluzioni 1.801 voti a fronte di 3.278 iscritti al Pd che si sono espressi. Dietro di lui Elly Schlein che si ferma al 28 per cento con 919 voti e terzo posto a Gianni Cuperlo che in Umbria si attesta al 14,9 con 486 voti. Fanalino di coda anche qui Paola De Micheli, che incassa 58 preferenze e l’1,8 per cento dei voti.
Il presidente dell’Emilia Romagna va oltre il 50 per cento in diversi comuni, a cominciare da Perugia dove Schlein sfiora il 35 per cento. Maggioranza bulgara per Bonaccini a Spoleto, dove gira intorno all’87 per cento, ma si impone nettamente anche a d Assisi col 74 per cento e a Città di Castello, dove sfiora il 70 per cento. Il governatore, poi, va oltre il 50 per cento a Orvieto e nel comprensorio del Trasimeno. Bonaccini vince con la maggioranza relativa a Foligno, dove realizza il 42,3 per cento su Cuperlo che si ferma a 36,8 per cento, a Gubbio e in altri piccoli comuni.
Schlein, invece, fa bene a Perugia, dove porta a casa il 33,5 per cento e vince sia a Todi trainata da Andrea Vannini che ad Amelia dove la spunta col 36,3 dopo un testa a testa su Bonaccini, che si ferma al 34,5. La mappa del congresso del Pd in Umbria, però, consegna a Gianni Cuperlo la maggioranza relativa dei consensi, precisamente il 42,2 per cento, nella seconda città dell’Umbria, ovvero a Terni, dove a trainarlo è il segretario comunale del partito, ovvero Pierluigi Spinelli. Cuperlo arriva secondo, ma la vittoria di Bonaccini è stata di misura: 42,3 per cento per il governatore dell’Emilia Romagna e 36,8 l’altro. Pur piazzandosi terzo nella competizione a quattro per la segreteria del Pd, Cuperlo in Umbria ha raggiunto il 14,9 per cento, mentre nel resto d’Italia (i dati non sono ancora definitivi) sfiora l’8 per cento. L’Umbria non è certamente determinante negli equilibri nazionali, ma almeno qui sarà da comprendere come si schiereranno i sostenitori di Cuperlo per il secondo tempo della partita, ovvero la sfida ai gazebo aperta anche ai non iscritti tra Bonaccini e Schlein.