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Non c’è da stupirsi se, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, il musicologo Riccardo Rossi Schnabl amava dividersi tra Parigi, Buenos Aires e la piccola Monte del Lago (Magione). Sì, perché il borghetto che si specchia sul Trasimeno è delizioso al punto che qui si è intrattenuto anche il compositore Giacomo Puccini, ospite di Schnabl, che nell’ultimo scorcio di Ottocento a Monte del lago acquistò la villa che oggi porta anche il suo nome. Ma a incantare sono soprattutto i tre chilometri che da Montecolognola (Magione) scendono fino al borghetto, una strada, questa, di una tale bellezza che in più punti sembra quasi di potersi tuffare nel Trasimeno, approfittando della buona pendenza o dei bellissimi ulivi che puntellano il pendio. Non c’è da stupirsi, dunque, se un protagonista della Belle Epoque come Schnabl, la cui vita straordinaria è stata recentemente raccontata in un libro dal giornalista Giampietro Chiodini, amasse ritirarsi qui.